Israele riporterà il Libano all’età della pietra se Hezbollah inizierà una guerra: parola del ministro della difesa israeliano Yoav Gallant. Nel corso di un sopralluogo compiuto al confine nord del Paese, ha spiegato: “Se, Dio non voglia, si sviluppasse qua tensione o si verificasse un conflitto, riporteremo il Libano all’età della pietra”, lo riporta Haaretz sul proprio sito web.



Come riportato da Al Jazeera, le parole di Gallant arrivano dopo settimane di ripetute scaramucce con il gruppo armato sostenuto dall’Iran nella zona di confine tra i due Paesi: “Non commettere errori. Non vogliamo una guerra. Ma siamo pronti a proteggere i nostri civili, i nostri soldati e la nostra sovranità”, ha dichiarato Gallant in una dichiarazione video al Times of Israel.



Clima di alta tensione

Rivolgendosi al segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, Gallant ha ricordato gli errori commessi in passato e i prezzi pagati. Il ministro ha sottolineato che Israele non esiterebbe a usare il suo potere per “erodere ogni centimetro di Hezbollah e del Libano, se necessario”. Non ci sono ancora commenti ufficiali da parte di Hezbollah. Nelle ultime settimane si sono verificati scontri tra civili libanesi, almeno un gruppo di agenti di Hezbollah e truppe israeliane lungo la frontiera fortificata. Domenica scorsa, il gabinetto israeliano ha discusso nel suo incontro settimanale delle tensioni con Hezbollah. Secondo Israeli Channel 13, funzionari dell’esercito israeliano hanno detto ai ministri che “è difficile valutare cosa significhi un confronto limitato con Hezbollah nell’attuale delicata realtà”, e hanno sottolineato la necessità di distinguere tra i piani e le azioni reali di Hezbollah e il “provocazioni sul recinto di confine”. Israele ha recentemente accusato Hezbollah di ulteriori provocazioni, come l’erezione di due tende nell’area di confine contesa. Ci sono state anche nuove tensioni intorno alla città di confine divisa di Ghajar.

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