Abdullah Al-Dannan, leader del Partito Popolare per la Liberazione della Palestina in Libano, e numero due del Fronte Popolare, ha parlato del conflitto contro Israele, specialmente dal punto di vista della cosiddetta “Asse della resistenza“, che include tutte le forze (Houthi, Hezbollah e Iran, tra gli altri) che si oppongono allo Stato ebraico. Un’asse che, a suo dire, non sta cercando in alcun modo l’allargamento del conflitto a tutto il Medio Oriente, a differenza, spiega, del governo israeliano.



Sulla guerra che Hamas sta combattendo contro Israele, Al-Dannan spiega che “non inizia il 7 ottobre 2023 [ma] più di cento anni fa“, mentre l’ultimo attacco da parte dei terroristi “rappresenta una battaglia importante nella storia del conflitto arabo-israeliano e della resistenza all’occupazione israeliana”. Il culmine, insomma, di “17 anni di assedio imposto a Gaza, dopo tante ingiustizie”. Per quanto riguarda Israele, invece, Al-Dannan sottolinea che i suoi figli “continuano a uccidere donne e anziani davanti agli occhi della comunità internazionale che nulla fa per scoraggiare l’occupazione e condannare il genocidio“, con l’unico esito di rafforzare la resistenza ed “allargarne il perimetro oltre Gaza”.



Al-Dannan: “Israele da settimane prova ad allargare il conflitto”

Dal conto loro, Al-Dannan spiega che “non abbiamo partecipato all’operazione del 7 ottobre” contro Israele, mentre “nei giorni successivi ci siamo uniti per far fronte all’aggressione israeliana insieme a tutte le forze e fazioni palestinesi” in una battaglia che definisce essere “contro il costruttivismo, ovvero la creazione artificiosa di una realtà basata sui propri interessi“. Promette, inoltre, di “scendere in campo al fianco di chiunque venga attaccato dalla mano sionista”.



Sull’allargamento del conflitto al Medio Oriente, invece, Al-Dannan nega che siano le forze di resistenza a volerlo, “bensì è Israele a cercarlo in maniera pretestuosa come sta dimostrando in queste settimane”. Differentemente, loro chiedono “alla comunità internazionale che venga istituito un comitato investigativo imparziale incaricato di indagare sull’operato israeliano in modo tale che risponda dei crimini di guerra e contro l’umanità”. Fondamentale, per la resistenza contro Israele, conclude Al-Dannan, è “l’apertura del valico di Rafah per consentire l’accesso di forniture sanitarie, alimentari e di carburante”, oltre che “il ritorno dei gazawi”.