LA PALESTINESE CHE INSULTA ISRAELE ED ESALTA HAMAS NELLA PIAZZA “CONTRO” LE VIOLENZE

«Isralieani da manicomio», «sono dei malati mentali», e ancora «gli ostaggi li avete visti? Da casa di riposo»: questo e molto altro si è udito ieri a Milano in una delle tante piazze convocate da sigle femministe per la giornata contro la violenza sulle donne. Come però spesso avviene nel mondo “antagonista” le battaglie si intersecano e si uniscono e così si arriva al paradosso che una attivista con velo e kefiah palestinese, in nome di una piazza anti-violenza, esalta chi quelle violenze – anche contro le donne – le perpetra da decenni, ovvero Hamas.



È successo a Milano appunto, non lontano dalle manifestazioni di “Non una di meno” (le quali però fanno sapere di non aver nulla a che fare con la misteriosa attivista comparsa a livello virale sui social durante la giornata contro le violenze di genere) e nel pieno di una unità d’intenti tra “pro-Palestina” e “anti-patriarcato”. In un italiano perfetto che dunque farebbe pensare ad una donna di origini palestinesi ma di nascita completamente italica, l’attivista si scaglia contro Tel Aviv e contro la guerra in Medio Oriente: «Per la Palestina contro il sionismo e la sua violenza. Ora e sempre resistenza», era il titolo della manifestazione convocata a ridosso delle piazze femministe. «Oggi sono molto contenta, perché pensavano di poter prendere gli ostaggi con la forza. E invece hanno fatto quello volevano i palestinesi (ovvero Hamas in questo caso, ndr). Hanno dovuto fermare i bombardamenti per avere i loro prigionieri di guerra», spiega la ragazza con la kefiah al corteo milanese.



DI FIANCO ALLA DONNA ANTI-ISRAELE APPARE IL “FINANZIATORE” DI HAMAS

Le parole hanno poi un valore importante e perciò sentire parlare di “prigionieri di guerra” in riferimento ai civili israeliani rapiti nelle proprie case quando ancora la guerra non era cominciata (è scattata proprio in risposta a quegli attacchi terroristici del 7 ottobre, ndr), suscita una certa inquietudine. Ebbene la ragazza palestinese insiste sul concetto e oltre ad esaltare Hamas attacca anche gli ostaggi ebraici: «Non offendetevi. Rispetto tutte le età, ma li avete visti i giovani palestinesi? E poi li avete visti loro prigionieri? Sembrava avessero liberato una casa di riposo».



Una continua esaltazione della “razza palestinese” contro quella “sionista” per condurre all’obiettivo finale di difendere ogni nefandezza di Hamas e attaccare solo quelle israeliane: «Ieri sono usciti i nostri 20enni, 18enni, 30enni, giovani con una forza enorme. E quando li senti parlare capisci perché li hanno imprigionati. Israele ha paura dei giovani palestinesi, dei bambini palestinesi». Infine, sempre dal palco di Milano, la stessa misteriosa donna si è scagliata contro la mossa di Israele di verificare i prigionieri palestinesi rilasciati (molti in carcere per azioni terroristiche, a differenza dei civili israeliani rapiti solo in quanto ebrei): «Israele è malato, gli israeliani sono malati. Dovrebbero essere tutti in manicomio. Palestina libera!». A chiudere il cerchio di una giornata ben poco “valorosa” in piazza a Milano ci pensa la presenza a fianco della donna con la kefiah di Mohammad Hannoun, considerato uno dei fiancheggiatori e presunto “finanziatore” di Hamas in Italia: «noto alle intelligence di mezza Europa, in quanto a capo di una organizzazione non governativa che secondo i servizi israeliani finanzierebbe Hamas», denunciava lo scorso 30 ottobre su “L’Aria che tira” il conduttore David Parenzo. L’Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese (Odv), secondo lo Shin Bet israeliano, sarebbe la modalità con cui Hannoun raccoglie da tempo ormai fondi e aiuti alla battaglia palestinese contro Israele.