La letalità del Coronavirus in Italia, che va intesa come numero dei morti sul totale malati, al momento è pari al 5,8 per cento. Quella degli uomini arriva al 7,2 per cento, più bassa invece quella delle donne, al 4,1 per cento. Lo precisa l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) in un bollettino che descrive l’epidemia di Covid-19 con grafici, mappe e tabelle. Va precisato che i dati sono in costante fase di consolidamento, di conseguenza la diminuzione dei casi che viene osservata negli ultimi due giorni è in realtà dovuta ad un ritardo di notifica. Tornando alla letalità, si evidenzia una crescita con l’aumento della fascia di età. Inoltre, si osserva che è più elevata nei soggetti di sesso maschile in quasi tutte le fasce di età. L’età media dei pazienti che sono morti è di 80 anni ed è più alta di circa 15 anni rispetto ai positivi e le donne, che invece sono il 28,4 per cento. Ma le donne morte dopo aver contratto l’infezione hanno un’età più alta rispetto agli uomini (84,2 contro 80,3). Peraltro, la letalità aumenta in maniera marcata dopo i 70 anni. Due dei malati di Coronavirus morti hanno età inferiore ai 40 anni: un uomo di 39 anni, con pre-esistenti patologie psichiatriche, diabete e obesità, che è morto presso il suo domicilio; una donna di 39 anni, con pre-esistente patologie neoplastica deceduta in ospedale.



ISS BOLLETTINO CORONAVIRUS 13 MARZO: TRASMISSIONE IN ITALIA

Nel bollettino epidemiologico dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) è evidenziato anche come è cambiato nelle settimane il tempo mediano trascorso tra la data di insorgenza dei sintomi e quella di diagnosi: era di tre giorni per il periodo 20-27 febbraio (calcolato su 897 casi), mentre è di 5 giorni per il periodo 28 febbraio-12 marzo (calcolato invece su 7.211 casi). Ma il report dell’Iss indica anche che la trasmissione del Coronavirus è avvenuta in Italia per tutti i casi, fatta eccezione per i primi tre casi segnalati dalla regione Lazio che si sono verosimilmente infettati in Cina. Se si escludono proprio questi tre casi che hanno una storia di viaggio in Cina, «nessun caso notificato ha riportato una storia di viaggio in paesi con trasmissione sostenuta da SARS-CoV-2 durante il periodo di incubazione di 14 giorni». Interessante è anche il dato riguardo il contagio tra gli operatori sanitari. Sono stati diagnosticati 1.116 casi tra loro (1.423 con l’aggiornamento odierno), ma non è specificata né la professione e né le modalità di esposizione al Covid-19. Infine, non è possibile ricostruire in tutte le Regioni e per tutti i pazienti la catena di trasmissione dell’infezione. Ma l’Iss segnala che la maggior parte di essi riferisce un collegamento epidemiologico con altri casi diagnosticati in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, che le zone più colpite dall’epidemia.



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