L’indice Rt è ancora sotto quota 1 ma per il monitoraggio Iss della settimana 17-23 agosto resta il dato di allarme sul rialzo dei contagi con nuovi 480 focolai sui 1374 totali al momento in tutta Italia. Il report Covid della settimana conferma che la maggiorparte dei contagi avviene ancora su territorio nazionale, con un 20,8% dei contagi di importazione dall’estero che viene segnalata dai dati delle singole Regioni. «Si osserva rispetto alla settimana precedente un aumento di casi importati da altra Regione o provincia (dal 2,3% nella precedente settimana di monitoraggio al 15,7% nella settimana corrente», si legge nelle conclusioni del monitoraggio fornito dall’istituto Superiore di Sanità Mentre proseguono le forti distanze tra Cts, Governo e Regioni per il piano scuola delle prossime settimane, il fattore contagi resta da monitorare attentamente proprio in quella direzione (il 29 agosto la riunione decisiva del Comitato per dirimere la riapertura delle scuole o meno proprio in base all’andamento epidemiologico). «L’età mediana dei casi diagnosticati nell’ultima settimana è di 29 anni, confermando un trend in diminuzione. La circolazione avviene oggi con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani, in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità», scrivono gli esperti guidati dal Presidente Silvio Brusaferro.
MONITORAGGIO ISS, IL COMMENTO DI REZZA
Il 36% dei nuovi casi diagnosticati in Italia nella settimana 17-23 agosto, è stato identificato tramite screening, mentre il 32% nell’ambito di attività di contact tracing. I rimanenti casi sono stati identificati in quanto sintomatici (27%) o non è riportata la ragione dell’accertamento diagnostico (5%); questo significa che il 68% dei nuovi casi «sono stati diagnosticati grazie allo screening e alla indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti». Si registra una sorta di un cambiamento nelle dinamiche di trasmissione «con emergenza di casi e focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all’estero, ma anche una minore gravità clinica dei casi diagnosticati che, nella maggior parte dei casi, sono asintomatici». Secondo il direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Iss Giovanni Rezza, «casi in aumento, molti focolai legati a rientri da vacanze. Per la quarta settimana consecutiva aumenta il numero di casi di covid 19 nel nostro paese anche se Rt, che viene calcolato sulle persone sintomatiche, rimane al di sotto di 1».