I non vaccinati corrono un rischio di ricovero in terapia intensiva a causa del Covid superiore di 25,7 volte rispetto a quello dei vaccinati con booster. Invece quello di morte è 26,2 volte più alto rispetto a chi ha ricevuto le tre dosi. Questi sono alcuni dei dati che emergono dall’ultimo aggiornamento del report esteso dell’Istituto superiore di sanità (Iss) sull’epidemia Covid in Italia. Se si prende in considerazione solo la fascia degli over 80, questa discrepanza è ancora più ampia. Dal calcolo del tasso di ospedalizzazione relativo al periodo 19 novembre – 19 dicembre, per i non vaccinati “si evidenzia come questo sia circa 9 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni e circa 42 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster“, scrive l’Iss.
Per quanto riguarda invece il tasso di occupazione in terapia intensiva dei non vaccinati, è 13 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro 120 giorni e circa 48 volte più alto rispetto a quelli che ricevono anche la dose booster. Il tasso di decesso, sempre nella fascia over 80 e nello stesso periodo, nei non vaccinati è circa 9 volte più alto rispetto agli immunizzati con ciclo completo entro 120 giorni e 74 volte più alto rispetto a coloro che ricevono la dose aggiuntiva.
RICOVERI IN TERAPIA INTENSIVA E REINFEZIONI
Nel report dell’Istituto superiore di sanità (Iss) si precisa che il tasso di ricovero in terapia intensiva è di 23,1 per 100mila per i non vaccinati, mentre crolla a 0,9 ogni 100mila per i vaccinati con booster. Il tasso di ricovero in terapia intensiva per i vaccinati da oltre 120 giorni è 1,5 ogni 100mila, ma scende a 1 ogni 100mila per quelli immunizzati da meno di 120 giorni. Per quanto riguarda i contagi, siamo vicini al milione in due settimane. “Durante il periodo 20 dicembre 2021 – 2 gennaio 2022 sono stati segnalati 934.886 nuovi casi, di cui 721 deceduti“, è scritto nel report esteso dell’Iss sull’epidemia Covid in Italia e la campagna vaccinale. C’è poi un capitolo riservato alle reinfezioni. Dal 24 agosto 2021 al 5 gennaio 2022 ne sono state segnalate 36.082, quindi il 2% dei casi notificati in totale. “Nell’ultima settimana si osserva un aumento della percentuale di reinfezioni che sale al 3,1% del totale dei casi segnalati rispetto al 2,4% della settimana precedente“. Tale circostanza viene giustificata dagli esperti col fatto che “la probabilità di contrarre una reinfezione risulta più elevata nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con almeno una dose e negli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione“.
OMICRON, SANITARI E EFFICACIA VACCINI
Questi dati però si riferiscono soprattutto alla circolazione della variante Delta. Nelle ultime due settimane però il dato delle reiezioni è salito dal 2,4% della settimana scorsa al 3,1% dell’ultima settimana. “Questo incremento è verosimilmente attribuibile all’incremento della circolazione della variante Omicron in Italia“, precisa l’Istituto superiore di sanità. A sostegno di questa tesi, l’Iss nel report cita uno studio pubblicato dall’Imperial College di Londra, secondo cui la circolazione della variante Omicron è “associata a un rischio relativo di reinfezione di 5,41 volte superiore rispetto alla variante Delta“. Passiamo ai dati sui contagi tra i sanitari. Da due settimane la percentuale è in aumento. Con l’inizio della somministrazione delle dosi booster, era stato registrato un calo, ma nelle ultime due settimane c’è stata un’inversione di tendenza, con “un forte aumento del numero di casi segnalati tra i sanitari (9.759 contro 3.436 della settimana precedente), e la percentuale di casi sul totale dei casi riportati risulta in aumento dall’1,8% della settimana precedente al 2,1%“. Infine, le percentuali di rischio di sviluppare la malattia severa, rispetto alle persone non vaccinate. I vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni (3 mesi) risultano protetti al 95,7%, invece nei vaccinati con doppia dose dai 3 ai 4 mesi (120 giorni) la protezione scende lievemente al 93%. Per i vaccinati con doppia dose da oltre 120 giorni la protezione scende ulteriormente all’88,8%, ma risale al 97,8% con terza dose booster di vaccino anti-Covid.
#covid19 ? online il report esteso
Il tasso di ricovero in intensiva è
– 23,1 ogni 100mila per i non vaccinati
– 1,5 ogni 100mila per vaccinati >120 giorni
– 1 ogni 100mila per vaccinati <120 giorni
– 0,9 ogni 100mila per vaccinati booster
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