I dati Istat sul numero di morti a marzo nel Nord Italia è drammatico. Prendendo in esame un campione di 1084 Comuni, è emerso che il numero di morti nelle Regioni settentrionali è di circa il doppio rispetto a quanto avvenuto cinque anni fa con dati choc in alcune aree particolarmente colpite dal Coronavirus, come Bergamo e Brescia, dove il numero di decessi è addirittura aumentato del 400%. I dati resi noti dall’Istat fatto riferimento al totale dei morti, non solo quelli certificati per Covid-19 ma è chiaro che una fetta molto importante si deve proprio alla pandemia in atto e sono persone malate alle quali non è stato possibile fare in tempo il test del tampone. Sono diversi i sindaci delle zone maggiormente colpite dall’emergenza Coronavirus che dalla metà di marzo sostengono che i  numeri dei morti nel proprio territorio sono più alti di quelli resi noti ufficialmente. Nei comuni presi in esame come Nembro e Alzano, si è sottolineata una mortalità pari al doppio di quella relativa all’anno precedente e quasi tutte le morti aggiuntive non risultavano dalle statistiche ufficiali sui morti a causa del Coronavirus. I dati incompleti relativi alle statistiche dipendono da numerose ragioni tra cui la scelta di non eseguire il tampone a tutti i casi sospetti, con la conseguenza che centinaia di persone morte con sintomi del Covid-19 non hanno mai ricevuto il tampone.



ISTAT, NUMERO MORTI RADDOPPIATO AL NORD: I DATI CHOC

Alla luce delle copiose richieste di medici, sindaci e giornalisti, come riferisce Il Post, Istat ha deciso di rendere noti in anticipo e aggiornare quotidianamente i propri dati spiegando in una nota: “Il monitoraggio dell’andamento dei decessi nel loro complesso, indipendentemente dalla causa” è “di assoluto rilievo”. I dati comunicati sono relativi ai “decessi per qualunque causa (e non solo per Coronavirus) dal primo gennaio al 21 marzo 2020” con riferimento al “dato medio dello stesso periodo degli anni 2015-2019”. Tramite questi dati l’Istat ha confermato che nella sola città di Bergamo nelle prime tre settimane di marzo i morti sono stati 398 contro i 91 del periodo 2015-2019. Nel comune di Brescia sono raddoppiati passando da 134 a 381. Non va meglio a Piacenza e Pesaro con incrementi del 200%. In generale, in più del 50% dei Comuni del Nord presi in esame da Istat l’aumento è del 100% rispetto alla media dei 5 anni precedenti. Va meglio al sud dove nel 40% dei comuni esaminati è stato registrato un incremento dei decessi tra il 20 e il 40%. Al momento l’Istat ha eseguito la sua indagine solo in merito ai comuni maggiormente colpiti, dunque ci potrebbero volere mesi prima di avere delle stime valide per tutta l’Italia.

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