Si fa sempre più vicino il lancio dell’IT Wallet, ovvero il portafoglio digitale che raccoglierà e renderà rapidamente e facilmente accessibili tutti i documenti personali dei cittadini italiani, raggiungibili semplicemente con l’app IO. Si tratta, insomma, di una rivoluzione dell’identità digitale, che mirerà a mettere sempre più in secondo piano lo Spid, centrale nel corso degli ultimi anni ma, ormai, superato dalla norma europea sul portafoglio digitale.



Attualmente l’IT Wallet è ancora in lavorazione, ma nelle ultime giornate il governo ne ha ampiamente discusso, iniziando ad intavolare una tabella di marcia che porterà alla sua adozione totale. Rispetto a quanto di pensava inizialmente, però, lo Spid rimarrà (almeno in questa fase iniziale) centrale, pur limitandone ampiamente il suo raggio d’azione. Infatti, il certificato di identità digitale sarà ancora utile per accedere allo stesso IT Wallet sull’app IO, ma verrà sostituito nella maggior parte dei suoi altri impieghi, a favore della Carta d’Identità elettronica (CIE). Entro luglio arriverà la norma chiave sul portafogli digitale, per poi procedere con tutti i decreti attuativi del caso entro il 31 ottobre, ed arrivare ad un primo rilascio del sistema entro il 30 giugno 2024 (con 2 anni d’anticipo rispetto alla norma europea che lo prevede entro il 2026).



IT Wallet: cos’è, come funziona e a cosa serve il portafoglio digitale

Immaginando IT Wallet non si dovrà far altro che pensare che tutti i propri documenti personali siano inseriti all’interno di un’applicazione, in questo caso IO, dalla quale saranno facilmente accessibili ed utilizzabili. Si partirà, nella prima fase di giugno 2024, con l’inserimento nel portafoglio della tessera sanitaria e della carta della disabilità, per poi procedere in breve tempo ad implementare anche la patente di guida ed, infine, gli altri attributi digitali (come la tessera elettorale), anche di fornitori privati (ad esempio la firma elettronica o i sistemi OTP delle banche).



Per accedere all’IT Wallet non si dovrà far altro che utilizzare l’app IO, attualmente utile per interfacciarsi ai principali servizi della PA. L’accesso all’app sarà veicolato dallo Spid, purché almeno di livello 2, oppure dalla Carta d’identità elettronica, anch’essa di livello 2, seppure per alcuni servizi (tra cui quelli bancari) sarà richiesto un accesso almeno di livello 3. In questo contesto, dunque, lo Spid diventerà secondario, perché l’autenticazione del terzo livello di sicurezza occorre, comunque, la CIE. L’utilità di IT Wallet è quella di permettere la conservazione e la condivisione di copie digitali verificate ed autentiche dei propri documenti, accedendo con pochissimi click (e senza Spid) a qualsiasi servizio offerto dalla PA.