VENDITA ITA A CERTARES-AIRFRANCE-DELTA: LO STOP DI FRATELLI D’ITALIA
L’ok giunto ieri dal Ministero dell’Economia sulla trattativa in esclusiva di cessione di Ita Airways (l’ex Alitalia, ndr) al fondo Certares con Air France-Kim e Delta Airlines in un colpo solo ha provocato reazioni a catena tanto sul fronte commerciale quanto sul fronte politico. Fratelli d’Italia si schiera del tutto contro la decisione del Governo Draghi di procedere con la trattativa per la cessione della ormai ex compagnia di bandiera, ma anche dalla Lega non convince appieno la mossa a sorpresa – escludendo Lufthansa e MSC – avvenuta ieri. «Se si firmasse un accordo prima dell’insediamento del nuovo governo e Fratelli d’Italia guidasse il nuovo esecutivo, porteremmo la questione davanti alla Corte Costituzionale», attacca Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei Deputati ed esponente di spicco di FdI, intervistato da “Verità e Affari”.
Secondo l’analisi di Meloni e Rampelli, il Governo dimissionario deve occuparsi solo degli affari correnti: eppure la vicenda Ita sta segnando e non poco il futuro degli scenari “aerei” nel Vecchio Continente. «lo Stato potrebbe prendere una decisione diversa. Come decidere di non guadagnare sul trasporto aereo, ma portare avanti una compagnia di bandiera (Ita Airways, ndr) a saldo zero che però sia in grado di creare ricchezza in altri ambiti dell’economia. E usando di conseguenza Ita come veicolo per fare arrivare i turisti o per potenziare il commercio. Dobbiamo calcolare quanto costa non solo avere una compagnia di bandiera, ma anche non averla», sottolinea ancora Rampelli all’inserto economico de “La Verità”.
RAMPELLI (FDI): “GOVERNO DRAGHI NON HA TITOLO PER FARLO”. FREDDO ANCHE SALVINI
Mentre Delta Airlines si dice lusingata e soddisfatta dalla scelta fatta su Ita Airways da Draghi con Franco e Giovannini (i Ministri MEF e dei Trasporti, ndr), la vicenda politica non si placa e sfocia nella bagarre della campagna elettorale. La posizione di Fratelli d’Italia si fa sempre più netta: «Il governo attuale deve occuparsi solo degli affari correnti. Improvvisamente questa vicenda ha assunto un’urgenza che prima non le apparteneva e ha molti lati oscuri che dovranno essere chiariti. Chi è stato omertoso e arrogante dovrà risponderne al popolo. In ogni caso tendo a escludere che si possa chiudere la vicenda in una finestra temporale cosi ristretta. Sarebbe la dimostrazione plastica che c’è qualcosa che va nascosto a ogni costo», spiega ancora Rampelli a “Verità ed Affari”.
A 25 giorni dalle Elezioni Politiche 2022, chiosa l’esponente meloniano, «un governo che non esiste più non può assumere una decisione simile, anche se si tratta solo del primo passo. Per quanto ci riguarda non è una scelta definitiva». Fronte Lega, il n.2 Giancarlo Giorgetti – Ministro uscente dello Sviluppo Economico – giudica l’accordo iniziale con Certares non garante a prescindere «del futuro della società Ita Airways». Secondo un retroscena de “La Stampa” dietro alla freddezza del Centrodestra per la manovra inaugurata dal Governo Draghi su Ita vi sarebbe invece una sostanziale accettazione dello sviluppo di questa trattativa: scrive il quotidiano di Torino, ripreso da “Open Online” «La soluzione Certares garantisce comunque la possibilità di sedersi attorno a un tavolo e trattare con buoni rapporti di forza. Ecco perché dietro alla “freddezza” di facciata – e da campagna elettorale – potrebbe alla fine nascondersi un happy end».