Si dimettono 6 membri del consiglio di amministrazione della società Ita: ma perché è avvenuto ciò? Fonti vicine al dossier Ita spiegano che le ragioni sarebbero da individuare “nel raggiungimento dell’obiettivo di creazione e strutturazione della nuova società”.

Restano nel consiglio di amministrazione soltanto il presidente, l’amministratore delegato è un membro del settore aereo, dopo le dimissioni di ben 6 membri del CdA di Ita, dalla compagnia aerea nata dalle ceneri della vecchia e tormentata Alitalia.



L’informazione deriverebbe da fonti vicine al dossier, che spiegherebbero come ieri sia stata approvata la relazione di bilancio che ha segnato il raggiungimento del primo obiettivo, cioè quello di creare la società.

La seconda fase di sviluppo di Ita dovrebbe essere presentata da una progressiva privatizzazione. Questa la motivazione alla base delle dimissioni dei sei membri.
Lo scorso 31 gennaio infatti fu discussa la nomina dei revisori che, s voce avrebbero gettato preoccupazioni.



Tuttavia le stesse fonti come, riportato dall’Ansa, sottolineano inoltre che le ragioni non andrebbero ricercate nelle spese necessarie per gli advisor, piuttosto in una necessità di avvio più snello che deve essere gestito dalla società in maniera più rapida, come specificato su ilFattoQuotidiano la delibera “non è stata neppure oggetto di discussione” del consiglio di amministrazione che ha approvato la relazione di bilancio. Inoltre si conferma che gli advisor “vanno avanti lavorando a quattro mani” con con i consulenti nominati dal MEF.

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