Archiviato il caso ITA sulla firma dell’accordo, ormai già siglato e che attende solo di essere comunicato ufficialmente dai due interessati, in questi giorni si è aperto il toto nomine per l’ingresso dei nuovi dirigenti e di cui avevo dato la notizia in anteprima sul mio profilo LinkedIn mercoledì scorso.
La partita che si sta giocando in queste ore è tutta sindacale e vede le varie organizzazioni all’arrembaggio di ITA alla ricerca di un accordo che contrariamente vedrebbe il sindacato non solo ridotto ai minimi termini come peso specifico, ma assolutamente ininfluente su qualsiasi scelta aziendale che verrà definita nel programma di investimento da parte dei tedeschi.
Si vocifera che un nutrito gruppetto di sindacalisti si sia recato a Verona nella bellissima villa del futuro nuovo CEO e AD di ITA, Jörg Eberhart, per chiedere con forza di non rimuovere Fabio Lazzarini e Riccardo Privitera dai loro attuali incarichi in ITA e che sono rispettivamente AD e Direttore Generale e l’altro Responsabile delle Operazioni Volo.
Facile capire il perché. Lazzerini per farsi amici i sindacati ha sempre tenuto una porta spalancata interpretando un po’ il buono della situazione, Privitera invece è uno della vecchia guardia molto amico dei comandati di ITA, che guarda caso sono anche dei sindacalisti di spicco.
La risposta di Eberhart sarebbe stata “nessun problema”, anche se immaginiamo che nello stile Lufthansa non vi sia mai stata la parola “assolutamente no!” . Di solito la risposta è “forse”, qualche volta “vedremo”, raramente dicono di “si” alle prime schermaglie. Ma questo non è un si! Anzi. Infatti, bisogna ricordare che quando arrivò Eberhart in Air Dolomiti la situazione era tutt’altro che rose e fiori e ci volle qualche anno di duro lavoro, licenziamenti di dirigenti e di lunghi sacrifici per portare Air Dolomiti a ottenere gli standard richiesti da Lufthansa.
Sul fronte lavoratori dopo due tavoli sindacali nella sede di ITA a Fiumicino, e che hanno sancito il nulla di fatto, i sindacati hanno quindi attivato una sorta di “seconda fase”, ma questa volta in sede ministeriale attraverso la procedura cosiddetta di “raffreddamento e conciliazione” questo per evitare di arrivare allo sciopero.
Nei giorni scorsi c’era stata una prima riunione al ministero del Lavoro e secondo quanto riportato dalle fonti il tavolo è stato aggiornato a venerdì in attesa delle interlocuzioni tra ITA e i sindacati stessi. I sindacati sono molto preoccupati e sperano di trovare un accordo prima dell’ingresso ufficiale di Lufthansa in ITA, sanno che dopo sarà molto dura ottenere dei vantaggi e quindi stanno premendo il piede sull’acceleratore per poter conseguire l’aumento dei salari a brevissima scadenza.
In Lufthansa l’ordine di scuderia è non esasperare gli animi, l’obbiettivo in questa fase è fare l’aumento di capitale riservato, approvare le nuove nomine del Cda contestualmente all’approvazione del bilancio, entrare in ITA e farla funzionare, poi si vedrà.
Nel frattempo sul tavolo del presidente di ITA Armando Turicchi ci sarebbero già le prime richieste dei tedeschi, infatti una serie di dirigenti dovranno lasciare il posto ad altri che Lufthansa ha già identificato da inserire in ruoli chiave. Come ad esempio l’area commerciale che verrà affidata ad un manager del Gruppo. Si tratta di Alan Chisari. Viene dalla Svizzera è attualmente in Lufthansa ricopre il ruolo di Vice-Presidente delle vendite Europa, Medio-Oriente e Africa. Conosce molto bene il mercato americano in quanto ha ricoperto il ruolo di Country Manager per Delta Airlines fino ad approdare poi in Swiss, in Edelweiss e infine in Lufthansa. Un manager quindi con spiccate doti commerciali e un’ottima esperienza sul campo.
News anche sulla flotta. Lufthansa avrebbe confermato tutti gli ordini programmati da ITA ma non di più. Infatti, l’obbiettivo dei tedeschi è di avere circa 70 aerei nella flotta di ITA e di utilizzare gli attuali 19 Embraer 190 di Air Dolomiti a cui verrà affidato il compito di fare da feeder per ITA sul alcune rotte domestiche ed europee come ad esempio le London City, le Monaco e le Francoforte. Air Dolomiti infatti sta aspettando altri 8-9 aerei che dovrebbero entrare in flotta quest’anno e che porterebbero le due compagnie (ITA e Air Dolomiti) e ad avere una flotta complessiva di centinaio di aeroplani. Alcuni piloti e assistenti di volo sarebbero assunti direttamente da Air Dolomiti, ma per gli altri si dovranno attendere tempi migliori.
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