Con la caduta del Governo mi auguro che si congeli ogni azione relativa a ITA, in attesa che ci sia un nuovo esecutivo che in teoria dovrebbe avere una nuova maggioranza che rispecchi molto di più la volontà degli italiani. Spero in una saggia decisione a non procedere per ora e non far rientrare la “svendita” di ITA come uno degli affari correnti da completare per il Governo uscente.
Senza fare considerazioni politiche, posso tuttativa dire che nessuno ha veramente percepito l’importanza di mantenere il trasporto aereo nazionale con un certo controllo dello Stato. Alitalia doveva essere preservata come azienda pubblica “strategica”, facendo sicuramente dei cambiamenti importanti e necessari, che ci avrebbero consentito di averla oggi in concorrenza con i grandi del mondo: come fare l’ho ben descritto nei miei articoli precedenti.
Spero che chi ha interesse nel trasporto aereo e si appresta ad arrivare a incarichi politici riguardo questa materia e potrebbe dover prendere decisioni riguardo ITA – e di conseguenza Alitalia visto che il suo marchio ormai è di proprietà della stessa ITA – dopo le elezioni rifletta bene secondo nuovi principi che facciano il bene del Paese e dei suoi cittadini. Lo invito a leggere o ascoltare non solo i miei articoli o interviste, ma quelle di tutti gli esperti di varie opinioni e soprattutto del Prof. Paolo Maddalena (ex vicepresidente della Corte Costituzionale) e del Prof. Ugo Arrigo dell’Università di Milano-Bicocca che propongono soluzioni più eque per i nostri trasporti aerei.
Purtroppo il caso Alitalia e poi ITA è vittima delle norme scellerate dell’Unione europea che in tanti campi condiziona la vita delle nostre istituzioni e imprese a beneficio di certi Paesi del centro e nord Europa – a scapito dei Paesi mediterranei – con una diseguaglianza terribile che anziché unire, disunisce.
Ultimamente ho avuto un incontro a Lisbona con i vertici della TAP e ho potuto percepire come non possano attuare nessuna nuova operazione solo perché l’Ue impone paletti vista la loro situazione finanziaria (che in fondo è la stessa di tutte le compagnie aeree oggi). Non ci sarebbe nulla di strano se non fosse che altre compagnie come Air France-Klm, Condor e Lufthansa riescono felicemente a fare debiti e nello stesso tempo scavalcare i paletti Ue, grazie anche ai loro Governi nazionali che si impongono su Bruxelles. Credo che l’Ue nel caso Alitalia sia stata molto determinante e abbia agito contro il popolo italiano alla fine, perché Alitalia era un bene pubblico che meritava di rimanere sul mercato, visto che in Europa con tutte le crisi del trasporto aereo come compagnie di bandiera solo la Sabena in Belgio non esiste più e la Olympic in Grecia si è ridotta a compagnia solo nazionale con aerei turboelica.
Mi auguro che un nuovo Governo cerchi di far cambiare le regole europee, perché questa Europa com’è non va bene, in tanti campi a parte il trasporto aereo. Bisogna che si rifondi un’altra Europa con altri principi, dove ogni Stato rimane sovrano, con la possibilità di allargarsi a un’unione più mediterranea con Nord Africa, Turchia e Medio Oriente, visto che oggi compriamo molti prodotti sia agricoli e tecnologici da questi Paesi e abbiamo molta mano d’opera specialmente da Marocco e Tunisia. Si potrebbe anche creare una soluzione per l’immigrazione clandestina.
Oggi abbiamo il paradosso degli impiegati del trasporto aereo pagati male, percettori del Reddito di cittadinanza senza averne diritto che guadagnano più di loro e non hanno mai cercato un’occupazione o lavorano in nero, immigrati clandestini sfruttati. Quindi, per avere un trasporto aereo efficiente, sicuro dobbiamo risolvere questi problemi a monte. Il trasporto aereo deve avere gli standard di sicurezza alti e quindi il personale deve essere ben addestrato e quindi bisogna investire bene: licenziare queste persone è come buttare nell’immondizia un capitale, quindi queste persone bisogna tenerle attive tutto il tempo della loro autonomia di lavoro negli anni, perché rappresentano un asset per qualsiasi compagnia aerea o ditta terza di servizi aerei. Noi con Alitalia abbiamo buttato nell’immondizia un capitale umano enorme.
Prima di allargare l’Ue credo bisognerebbe rifare le regole per evitare grossi problemi pericolosi per la nostra sicurezza. Oggi siamo coinvolti in questa guerra assurda che si poteva prevedere da anni e oggi almeno dobbiamo fare il possibile per rimediare: un allargamento Ue oggi sarebbe pericolosissimo. C’è da auspicare la conclusione di questa guerra per poi sedersi tutti intorno a un tavolo (nuovi membri in attesa, Nord Africa, Turchia e Russia), perché la pace è la chiave dello sviluppo dell’essere umano e la guerra è la chiave dell’arricchimento dell’élite mondiale.