ITALEXIT ALLE ELEZIONI CON ALTERNATIVA: CANDIDATI “VIP” E APPELLO AL QUIRINALE PER LE FIRME

No Vax, No Euro, No Pass e anche No Ilva: il programma “del No” vedrà ItalExit di Gianluigi Paragone alleato alle prossime Elezioni 2022 con Alternativa di Pino Cabras (ex M5s): presentato il simbolo e i principali punti in programma alla Camera con il tris di “frontrunner” che saranno per l’appunto Paragone, Cabras e Francesco Forniciti. A differenza di altre liste che in questi giorni stanno cercando alleanze-accordi con i partiti più “grandi” per evitare di dover raccogliere le firme entro agosto, ItalExit e Alternativa hanno deciso di voler fare da soli lanciando però un appello-ultimatum al Quirinale affinché intervenga per risolvere la questione annosa. «Voglio capire se il presidente della Repubblica è ancora garante della democrazia oppure è parte del gioco che tende a escludere e a comprimere gli spazi democratici», spiega l’ex senatore M5s Paragone nella conferenza stampa alla Camera. ItalExit chiede ufficialmente la deroga alle regole sulla raccolta firma, o quantomeno un intervento atto a permettere alle “mini-liste” di poter partecipare comunque alla partita delle Elezioni 2022.



«Raccogliere 750-1000 firme ad agosto significa voler eliminare le forze anti sistema. Ma il dissenso, se non trova spazio in Parlamento, esploderà in piazza. E io sarò lì», ha ribadito ancora Paragone con Cabras. Le ipotesi al momento sono due: riduzione del numero di firme necessarie, da 750-1000 a 350-375, oppure riconoscere i gruppi nuovi nati nell’ultima legislatura e presenti all’interno del gruppo misto in Parlamento. «La raccolta firme ad agosto è una sfida impossibile, che comunque giocheremo. Ed è una ferita democratica non dare la possibilità quantomeno di giocare questa partita. Tocca ai palazzi – aggiunge Paragone – decidere se ci può essere una deroga. Ci rimettiamo al capo dello stato, siamo alla prova vera della tenuta democratica». Dopo l’appello, la nuova lista elettorale ha presentato alcune delle candidature più “intriganti” per il grado di protesta anti-sistema che intende rappresentare ItalExit con Alternativa: ci sarà Nunzia Schilirò, sospesa dalla polizia per aver partecipato alle manifestazioni contro il Green pass. Con lei anche l’avvocatessa Consuelo Locati, legale dell’associazione “Sereni e sempre uniti” che rappresenta 500 familiari delle vittime Covid nella bergamasca: Paragone ha annunciato che sarà candidata nella circoscrizione di Bergamo



PARAGONE-ITALEXIT: PROGRAMMA TRA NO VAX, NO EURO E ILVA (DA CHIIUDERE)

Altri candidati “vip” in ItalExit con Alternativa sono il ben noto leader dei portuali di Trieste, il No Pass Stefano Puzzer (insieme ad altri due portuali licenziati perché contrari al Green Pass): «L’ho dovuto convincere a lungo, perché lui non voleva assolutamente partecipare», rivela ancora Paragone presentando la lista dei candidati che proverà a superare lo sbarramento del 3% per entrare in Parlamento. Ci sarà anche Raffaella Regoli, giornalista di Mediaset sospesa dal lavoro per non essersi vaccinata pur essendo over 50; Lina Vanuali, il primo giudice ad aver dichiarato illegittimi i Dpcm di Conte (si candiderà a Pisa, ndr); Francesco Amodeo, giornalista-blogger e profondamente No Euro; Andrea Stramezzi, medico odontoiatra impegnato nelle cure Covid e del tutto contrario alla linea officiata da Ministero della Salute, Iss e Aifa.



In merito al programma, sono tanti “no” e molti elementi “anti-sistema” che contraddistinguono l’operazione politica Paragone-Cabras: «Mi sarebbe piaciuto che ci potesse essere un unico partito-movimento che raggruppasse tutti coloro che si sono opposti alle violazioni dei diritti fondamentali. Ma così non è stato. E l’alternativa qual è? Rimanere a piangere sul divano? Non andare al voto e regalare il Paese a chi lo ha ridotto in queste condizioni? Io credo che non esista un destino, tutto dipende da noi, noi possiamo cambiare cose», è la dichiarazione di Nunzia Schilirò in merito alla sua candidatura per ItalExit di Paragone. A “Il Giornale” Locati invece ribadisce come nel loro programma sono contenuti «tre non negoziabili requisiti farsi portavoce di una proposta di transazione per i familiari delle vittime del Covid in sede civile, presentare una proposta di legge per gli indennizzi di tutti i familiari delle vittime del Covid e chiedere l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia in Italia». Quella in via di conclusione, ha sottolineato ancora Gianluigi Paragone in sede di presentazione, «doveva essere la legislatura della ribellione. È stata la legislatura di Di Maio da Casaleggio a Tabacci fino alle liste del PD». La critica ai vari partiti però non è certo l’unica linea nel programma ItalExit-Alternativa riassunto dallo slogan “No all’Europa per l’Italia”: «L’ILVA di Taranto va chiusa» avanza Paragone dopo che nelle scorse settimane aveva rilanciato il tema recandosi a Taranto («Siamo nuovamente a Taranto per dire la verità, l’ex Ilva va chiusa, basta con le truffe semantiche del green e della transizione o con il consiglio di Stato che sobbalta le decisioni del Tar. Dov’è lo Stato? Perché la terra jonica deve essere oltremodo oltraggiata?»); inoltre, «Draghi ha rivendicato di aver commissariato la politica, noi e ItalExit abbiamo combattuto contro i banchieri senza anima», ha concluso Forciniti.