ITALIA, ALLA RICERCA DEL NUMERO NOVE: CONFRONTO IMPIETOSO COL PASSATO

Sono passati quasi 20 anni quando l’Italia poteva vantare un parco centravanti con Gilardino, Inzaghi, Iaquinta e Toni. Parliamo naturalmente del Mondiale del 2006 quando Lippi aveva l’imbarazzo della scelta. Tutti e quattro erano stati in grado tra l’altro di segnare almeno un gol in quella rassegna irridata: Gilardino contro gli USA, Inzaghi con Repubblica Ceca, Iaquinta con il Ghana e Toni con una doppietta all’Ucraina.



Tempi andati, ora invece Spalletti si ritrova a fare la conta per il ruolo di punta. Nulla da togliere ai protagonisti del calcio di oggi, ma purtroppo il numero di attaccanti capaci di assicurare gol è molto basso. Soprattutto se confrontato con le altre nazionali, quasi tutte provviste di almeno un centravanti senza fronzoli e con i numeri dalla sua parte.



NAZIONALE, BALLOTTAGGIO TRA RETEGUI E LUCCA

Italia, alla ricerca del numero nove. Sembra essere questo il titolo perfetto per Spalletti, a partire da queste due amichevoli con Venezuela ed Ecuador pima di ritrovarsi a giugno per sfidare Turchia e Bosnia. Questo quartetto di partite prima dell’Europeo serviranno a Spalletti per testare la rosa e trovare il profilo ideale per guidare l’attacco della squadra campione in carica nella rassegna continentale in terra tedesca.

Il primo a sottoporsi al test sarà Mateo Retegui, Sconosciuto ai più fino a qualche anno fa, ora come ora l’attaccante del Genoa è tra i più quotati a prendersi la nove da titolare con 6 gol e 2 assist in 22 presenze con la maglia del Grifone in Serie A. Dopodiché sarà il turno di Lorenzo Lucca, centravanti dell’Udinese che si è meritato la convocazione a forza di buone prestazioni, 7 reti e 4 assist in 29 partite.



LE ALTERNATIVE: RASPADORI O SCAMACCA?

I centravanti dell’Italia non finiscono qui. Uno dei prediletti di Spalletti anche a Napoli nell’anno dello Scudetto è Giacomo Raspadori. Meno fisico rispetto a Retegui e Lucca, ma tanta tecnica e un tiro devastante anche da fermo. Per l’ex Sassuolo senza dubbio ci saranno occasioni, vista anche la sua duttilità nello schierarsi non solo da punta ma anche da seconda punta ed esterno.

Chi invece manca in questa lista è sicuramente Gianluca Scamacca. L’esclusione da parte di Spalletti non è dettata da motivi tecnico-tattici, anche perché dopo i momenti bui l’attaccante dell’Atalanta sta finalmente migliorando, ma per punizione. Alcuni comportamenti nello scorso ritiro non sono piaciuti al CT, che ha preferito escluderlo per questa convocazione.

ITALIA, IN CORSA ANCHE PINAMONTI E I SUOI FRATELLI

Chi sarà il centravanti dell’Italia? Su cinquantasette giocatori in doppia cifra nei top cinque campionati europei non c’è nemmeno un italiano. Questo complica ulteriormente il lavoro di Spalletti che oltre ad alcuni nomi che sono stati già valutati e presi in considerazione, farà fatica a scovare altri centravanti last-minute per arricchire il reparto offensivo in vista degli Europei.

Pinamonti non è stato convocato, ma è quello più vicino alla doppia cifra avendo siglato nove gol. Kean è reduce da un anno negativo sebbene sembra poter rientrare tra i papabili attaccanti. Per un Immobile in calo, c’è un Belotti che con l’esperienza a Firenze potrebbe scalare le gerarchie. Insomma, Spalletti dovrà sperare in un exploit negli ultimi due mesi per poter contare su una punta affidabile.