ITALIA ARGENTO A SQUADRE GINNASTICA ARTISTICA, PARLA YURI CHECHI (ESCLUSIVA)

Le ragazze della ginnastica artistica ci fanno sognare qui alle Olimpiadi Parigi 2024 con un argento storico nel concorso a squadre che mancava dal 1928, Olimpiadi di Amsterdam. L’unico nella storia dell’Italia. Dietro solo agli Stati Uniti di Simone Biles e davanti a nazioni come Brasile, Gran Bretagna, Canada, Cina. Alice D’Amato, Manila Esposito, Angela Andreoli, Elisa Iorio, Giorgia Villa le cinque componenti della nazionale azzurra hanno confermato la loro bravura, la loro competitività aggiudicandosi una medaglia di grande valore tecnico. Per ora ci godiamo questo successo delle fate che sono volate in alto con tutta la loro bravura e il loro talento. Per parlare di questa medaglia d’argento abbiamo sentito Yuri Chechi, oro alle Olimpiadi di Atlanta 1996 negli anelli, in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Una grande medaglia, un grande successo la medaglia d’argento delle ragazze italiane della ginnastica artistica… Una medaglia molto bella, storica direi, un successo meritato per le ragazze della ginnastica artistica italiana.

A cosa si deve l’argento delle nostre ragazze? Una Nazionale molto forte, molto compatta che ha lavorato nel migliore dei modi da tanto tempo, un gruppo molto preparato, molto unito.



Si aspettava questo argento delle fate a Parigi? Sì, sinceramente me l’aspettavo perché l’Italia aveva grandi possibilità di arrivare a questa medaglia, a questo argento.

Ci sono margini di miglioramento, o è troppo difficile competere in futuro con gli Stati Uniti di Simone Biles? Perché no, le ragazze sono giovani, i tecnici stanno lavorando molto bene anche per migliorare il livello della Nazionale. Si può competere anche con gli Stati Uniti, del resto la Biles prima o poi smetterà anche lei.

Come giudica invece il movimento della ginnastica artistica italiana? Le ragazze hanno ancora possibilità di medaglia. E poi non dimentichiamo che c’è sempre la ginnastica ritmica dove potremo fare cose importanti.



E una parola anche per Vanessa Ferrari che non ha potuto esserci alle Olimpiadi di Parigi? Mi dispiace certamente per Vanessa ma devo dire che lei la sua medaglia l’aveva già vinto (ndr medaglia d’argento corpo libero a Tokyo). Io ho vinto la medaglia d’oro ad Atlanta 1996 negli anelli ma anche io ho dovuto saltare due volte le Olimpiadi per infortunio.

Una anche su Simone Biles, è proprio lei la più grande ginnasta della storia? La metto tra le prime tre della storia ma per me rimane sempre Nadia Comaneci la più forte di tutti i tempi. (Franco Vittadini)