Alla fine tutti sono rimasti in piedi. C’è chi ha abbozzato qualche saltello di riscaldamento, chi si è stiracchiatto. Alla fine nessuno dei giocatori in Italia-Austria ha deciso di inginocchiarsi come gesto anti razzismo. Lo aveva anticipato Giorgio Chiellini nel pre-partita, non ci sono state dunque sorprese quando gli azzurri e i loro avversari sono scesi in campo. L’attenzione stavolta non era tutta per l’inno di Mameli, ma per quello che sarebbe successo dopo. E dopo tante polemiche non è successo esattamente nulla. Ma anche questo vuol dir qualcosa, cioè che l’Italia ha deciso di non inginocchiarsi a sostegno del movimento Black Lives Matter, ma restando comunque disponibile a farlo se gli avversari ne faranno richiesta. Nel caso di oggi non c’è stata nessuna richiesta da parte dell’Austria, dunque il discorso è rimandato alla prossima partita, a patto ovviamente di arrivare ai quarti di finale degli Europei 2020. Ma questa è un’altra storia… (agg. di Silvana Palazzo)
AZZURRI NON SI INGINOCCHIANO: PARLA CHIELLINI
Alla fine, sebbene infortunato e indisponibile per Italia-Austria, è il capitano della Nazionale, Giorgio Chiellini, ad esprimere la posizione degli Azzurri sulla polemica di questi ultimi giorni. I nostri, tra pochi minuti in campo per gli ottavi di finale di Euro2020, non si inginocchieranno in segno di solidarietà con il movimento Black Lives Matter nato negli USA. Queste le parole del difensore della Juventus ai microfoni di RaiSport: “Oggi credo che non ci sia nessuna richiesta. Quando capiterà qualche richiesta da altre squadre ci inginocchieremo per senso di sensibilità verso l’altra squadra e cercheremo di combattere il razzismo con iniziative della Federazione“. L’Italia aveva dunque deciso di lasciare all’Austria la decisione se inginocchiarsi o meno: un atteggiamento “passivo” rispetto alla questione, con gli Azzurri che si adegueranno di volta in volta al comportamento degli avversari di turno, nella speranza di superarne il più possibile…(agg. di Dario D’Angelo)
ITALIA AUSTRIA, GLI AZZURRI NON SI INGINOCCHIANO
Salvo colpi di scena in extremis, che sarebbero a questo punto davvero clamorosi, prima di Italia Austria gli azzurri non si inginocchieranno, come comunicato da Giorgio Chiellini – anzi, per essere precisi nessuno si inginocchierà, perché anche gli austriaci dovrebbero rimanere in piedi. Questo dunque dovrebbe essere il finale di una vicenda di cui tanto si è parlato in questi giorni e che d’altronde caratterizza quasi tutte le partite degli Europei 2020. Il dibattito su cosa sia più giusto fare ci offre molte voci ed opinioni, riportiamo il parere di Wilfried Zaha, centrocampista ivoriano del Crystal Palace, che è certamente significativo: “Inginocchiarmi è degradante, perché i miei genitori mi hanno sempre detto di essere orgoglioso di essere nero. Dovremmo rimanere in piedi, non inginocchiarci. Io non mi inginocchierò e non indosserò una maglietta con la scritta Black Lives Matter. Si cerca di dire che siamo tutti uguali, ma la verità è che ci stiamo isolando con queste cose, che secondo me non stanno nemmeno funzionando. Questa è la mia posizione”. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Italia-Austria, giocatori della Nazionale italiana in ginocchio contro il razzismo o non si inginocchiano?
Nessuna richiesta è stata ancora fatta dalla Federcalcio italiana, né da quella austriaca, in merito al gesto anti razzismo di inginocchiarsi prima del fischio di inizio della partita tra Italia e Austria a Wembley. Questo non vuol dire che le cose non possano cambiare nelle prossime ore. Basterebbe infatti avvisare l’arbitro un’ora prima della partita. Se gli austriaci hanno annunciato che rifaranno il gesto, senza però precisare quando, l’Italia è indecisa. Leonardo Bonucci, vicecapitano della Nazionale italiana, non ha preso né posizione né ha spiegato i motivi dietro la titubanza azzurra. L’incognita austriaca ha rappresentato, dunque, per la Nazionale italiana una ciambella di salvataggio, perché così è più facile non prendere posizione. Ma nell’albergo azzurro il tema è stato affrontato, fino a notte fonda, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, secondo cui è prevalsa la volontà della maggioranza del gruppo azzurro: non si inginocchierà di sua spontanea volontà, perché non condivide la forma di protesta del Black Lives Matter. Se però lo faranno gli altri, aderirà, per rispetto della sensibilità altrui. Come accaduto contro il Galles, ma con tutti coinvolti.
Dunque, sarebbero emerse posizioni diverse nel corso della riunione, ma alla fine la maggioranza ha deciso per il no, a meno che appunto non lo faccia l’avversario. Potrebbe accadere ad esempio contro il Balgio, in caso di qualificazione ai quarti. Secondo Repubblica, i favorevoli sarebbero Pessina, Locatelli, Bernardeschi, Emerson e Toloi. Alla fine però ha prevalso la maggioranza, che ha deciso di lasciar decidere agli altri. (agg. di Silvana Palazzo)
Italia-Austria, giocatori in ginocchio contro razzismo? “Decideremo insieme”
Questo è uno degli interrogativi che scandiscono le ore che separano il Belpaese calcistico dall’atteso appuntamento della serata odierna, quello che ci vedrà impegnati nel match valido per gli ottavi di finale degli Europei 2020, a cui la Nazionale del ct Roberto Mancini è approdata con un filotto di tre vittorie consecutive e nessuna rete incassata.
Inevitabilmente, nel corso della conferenza stampa andata in scena alla vigilia della sfida è stato toccato anche l’argomento razzismo e Leonardo Bonucci ha voluto fare chiarezza sulla solidarietà nei confronti del movimento Black Lives Matter: prima della partita contro il Galles, infatti, alcuni azzurri si erano messi in ginocchio, mentre altri avevano scelto di non farlo. Due decisioni contrastanti che hanno suscitato parecchie polemiche nell’opinione pubblica, anche a livello politico. Il difensore della Juventus non ha preannunciato nulla: “In hotel faremo una riunione con la squadra e decideremo tutti insieme cosa fare, come avremmo dovuto fare prima della scorsa partita”.
Giocatori Italia in ginocchio contro razzismo? Mancini: “Libertà”
In attesa di scoprire dunque se l’Italia, sulla scia di quanto fatto da altre rappresentative nazionali, prima del fischio d’inizio della gara contro l’Austria si metterà in ginocchio in segno di protesta contro il razzismo e di sostegno al movimento Black Lives Matter, si sono registrate in conferenza stampa anche le parole dell’allenatore azzurro, Roberto Mancini: “Non vorrei parlare del discorso dell’inginocchiamento prima della partita con l’Austria, comunque io sono per la libertà. Sempre”.
Rammentiamo che in settimana era scoppiato il caso connesso all’atteggiamento dei nostri giocatori contro il Galles, con Enrico Letta, segretario del Pd, che aveva sottolineato come si sarebbero dovuti inginocchiare tutti. Di diverso avviso, invece, il leader della Lega, Matteo Salvini: “Lasciamo che giochino a pallone, stanno regalando un sogno alla nazione dopo un periodo complicato. Il razzismo si combatte sui banchi di scuola, dando diritto d’asilo a chi davvero scappa dalla guerra, ma dicendo anche no agli immigrati e ai clandestini che non scappano dalla guerra, ma la guerra ce la portano in Italia”.