Tensione ieri nello stand dell’Italia alla Fiera del Libro di Tunisi, dove un gruppo di attivisti pro Palestina sono saliti sul palco portando le bandiere palestinesi e della Tunisia, lanciando pesanti accuse al nostro Paese, definito «fascista» e «sionista». In quel momento si trovava nello stand il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che sarebbe stato costretto ad allontanarsi per evitare gli attivisti pro Palestina. Ma stando a fonti del ministero, citate da Libero, stava andando via proprio in quel momento per dirigersi verso l’aeroporto dopo la sua vita.
Nel tweet delle ore successive Sangiuliano non ha fatto alcun riferimento a quanto accaduto, ma si è limitato a citare l’incontro con il presidente tunisino Kais Saied. Come precisato da Agenzia Nova, il ministro era stato accolto con cordialità dai presenti e non ci sono stati registrati problemi durante il suo discorso, inoltre ha visitato i vari stand senza intoppi. Il Giornale, invece, ha aggiunto che è stato precisato che gli attivisti filo palestinesi autori del blitz allo stand di Tunisi non erano più di cinque.
SANGIULIANO A TUNISI: L’INCONTRO CON SAIED
Il ministro Gennaro Sangiuliano ha ringraziato le autorità della Tunisia per aver voluto l’Italia come «paese d’onore» all’evento, un gesto che giudica come un segnale di «grande attenzione e amicizia». Inoltre, a proposito del legame tra Italia e Tunisia, ha aggiunto che i due popoli sono figli «dell’anima del Mediterraneo».
In occasione del viaggio a Tunisi, il ministro Sangiuliano ha avuto modo di incontrare anche il presidente della Repubblica tunisino Kais Saied, con cui ha discusso degli antichi legami tra le due nazioni e della necessità di puntare sui rispettivi patrimoni culturali e storici per alimentare il dialogo tra i due popoli. Sangiuliano è pronto a lavorare a iniziative con la Tunisia per sviluppare ulteriormente la cooperazione tra i due Paesi, rafforzando anche quella culturale, come dimostra l’accordo tra il Colosseo e l’Anfiteatro di El Jem. Tutto ciò nella convinzione che la cultura possa dare impulso allo sviluppo.