L’Italia ha firmato un accordo per la difesa con Polonia, Francia e Germania. Lo ha annunciato il ministro Guido Crosetto in occasione del vertice Nato, dichiarando, come riportato dalla comunicazione ufficiale dell’Ambasciata francese, che il piano prevede di: “migliorare la nostra capacità, come europei, di sviluppare, produrre e fornire capacità nel campo degli attacchi a lungo raggio, che sono estremamente necessarie per scoraggiare e difendere il nostro continente”. Come confermato dalla lettera di intenti approvata dai ministri della difesa di tutti e tre i paesi a margine del summit dell’Alleanza Atlantica a Washington, si prevede di aumentare la capacità di sviluppo delle rispettive industrie di armi, in particolare al fine di progettare nuovi missili a lungo raggio, per colmare le lacune degli arsenali europei.



Il patto ELSA, European long-range strike approach, è stato siglato proprio in concomitanza dell’annuncio da parte degli Stati Uniti, sul dispiegamento di missili a lungo raggio, forniti dal Pentagono, in Germania. Tutto ciò sta contribuendo ad aumentare le tensioni con la Russia, che ha già minacciato di rispondere militarmente alla presenza di armi di difesa vicine ai confini.



Accordo difesa Italia, Francia, Germania e Polonia, il piano prevede di costruire missili a lungo raggio nelle industrie nazionali

Accordo per la difesa firmato dai ministri di Italia, Francia, Germania e Polonia, che prevede la costruzione nelle industrie nazionali di missili a lungo raggio capaci di aumentare la capacità dell’arsenale europeo e contribuire al miglioramento della sicurezza di tutto il continente. Nell’ambito del vertice Nato in corso, sono state anche ufficializzate nuove alleanze singole degli stessi paesi con l’Ucraina e con gli Stati Uniti. Dal Pentagono infatti è arrivato l’annuncio sul dispiegamento di missili da crociera in Germania entro il 2026.



Mentre Zelensky ha confermato di aver firmato un patto con la Romania per la cooperazione sulla sicurezza nel Mar Nero. In merito alla decisione sullo schieramento delle armi Usa in Germania, il cancelliere Scholz ha affermato che: “Si tratta di deterrenza, è una misura che deve garantire la pace“. Tuttavia non si sono placati gli avvertimenti lanciati da Mosca alla Nato e agli Usa, soprattutto per il processo di adesione dell’Ucraina all’Alleanza Atlantica, e per la fornitura di F-16, decisioni che il Cremlino ha commentato come “Una mossa che provocherà una reazione. La Nato rappresenta una minaccia, risponderemo“.