L’Italia è indietro sui diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dalle Nazioni Unite. A rivelarlo, come riportato da Italia Oggi, è la classifica della seconda edizione dell’Amundi sustainable future indicator contenuta nello studio “L’Italia alla prova del Pnrr: implementazione e impatti” condotto dall’Advisory Board Amundi Italia e da The European House – Ambrosetti.



I dati rivelano che il Paese è salito di due posizioni rispetto allo scorso anno, piazzandosi al ventitreesimo posto tra i ventisette membri dell’Ue. Il miglioramento, tuttavia, non è ancora soddisfacente. Gli unici risultati ottimali, infatti, sono stati raggiunti sull’obiettivo “sconfiggere la fame”, dove l’Italia è al secondo posto; su quello di “salute e benessere”, in cui è terza; in quello di “consumo e produzione responsabili”, in cui è quarta. Per il resto ci sono molti punti deludenti. In primis il tasso di povertà. Le famiglie in povertà assoluta sono 1,9 milioni, per un totale di 5,6 milioni di persone. Quasi una su quattro invece è a rischio. Un altro nodo importante, in tal senso, è quello delle disuguaglianze sociali.



Italia indietro su sviluppo sostenibile: quali sono i Paesi al top della classifica

La classifica sullo sviluppo sostenibile dunque vede l’Italia davanti soltanto a Malta, Grecia, Romania e Bulgaria. Ma quali sono i Paesi che invece hanno finora dato il meglio di sé? L’Amundi sustainable future indicator anche quest’anno ha confermato al vertice la Svezia, che è seguita da Paesi Bassi Danimarca. I due Paesi hanno invertito le loro posizioni rispetto al 2021. Inoltre, è stato ridotto in modo consistente il gap con la prima della classe.

Per quel che riguarda le variazioni significative, c’è da considerare che il Portogallo e il Lussemburgo hanno guadagnato rispettivamente cinque e quattro posizioni. L’Estonia e l’Irlanda sono scese invece di quattro posizioni. L’Europa insomma va a due velocità. Il blocco del Nord ha tendenzialmente un welfare molto sviluppato e ottime performance in ambito ambientale, mentre parte del Sud fa fatica.