Il ministro della difesa, Guido Crosetto, intervenendo presso le commissioni di Camera e Senato per parlare della crisi del Mar Rosso, ha spiegato che gli attacchi degli Houthi sono “veri e propri attacchi di natura militare”, che “minacciano la nostra stabilità economica”. Secondo il titolare della Difesa la crisi sta avendo “conseguenze negative sulla stabilità economica internazionale e sul costo delle materie prime”. Crosetto ha poi annunciato che “ci sarà almeno una nave italiana per 12 mesi e valutiamo anche l’invio di assetti aerei con compiti di sorveglianza e raccolta dati”, sottolineando come l’Italia abbia dichiarato fin da subito come sia necessario ripristinare la sicurezza nell’area, così come si legge su Fanpage.
E ancora: “Abbiamo inviato con immediatezza la fregata multimissione Fasano, oggi sostituita con la nave Martinengo. Al contempo, in sinergia con gli Esteri, abbiamo stimolato e supportato diverse iniziative internazionali”, riferendosi alla missione Ue denominata Aspides, il cui quartiere generale è probabile che sia in Grecia, in località Larissa. I ribelli Houthi hanno effettuato almeno 30 attacchi negli ultimi due mesi nel Mar Rosso, e inizialmente avevano annunciato di voler colpire solo il traffico legato a Israele e ai suoi interessi, per poi estendere gli attacchi alle imbarcazioni dell’Occidente.
CROSETTO E LA CRISI DEL MAR ROSSO E DEGLI HOUTHI: “SERVIRANNO PIU’ FONDI”
“È un’eccezione che non è casuale”, ha sottolineato Crosetto riferendosi al fatto che nessuna imbarcazione cinese o russa sia mai stata attaccata. Il ministro della Difesa ha spiegato che lo scenario del Mar Rosso “non è ancora un teatro di guerra in senso classico, ma ne sta assumendo sempre di più le sembianze”, di conseguenza l’intervento italiano e internazionale deve essere “orientato per evitare un’escalation in ogni caso”.
Serviranno comunque dei fondi aggiuntivi per la missione: “dovrà trovare ristoro attraverso un finanziamento aggiuntivo rispetto a quanto previsto nella legge di bilancio per il 2024”, ha concluso il ministro della difesa Crosetto nel suo intervento nelle commissioni.