L’Italia nell’ultimo anno è peggiorata per quel che concerne il clima. A rivelarlo, come riportato da Repubblica, è il dossier di Germanwatch, CAN e NewClimate Institute realizzato in collaborazione con Legambiente e presentato nelle scorse ore alla Cop28 di Dubai. Il nostro Paese è sceso dal 29° al 44° posto della classifica, perdendo ben 15 posizioni. Le politiche green del governo di Giorgia Meloni sono state insomma tutt’altro che promosse.
I motivi del declassamento sono diversi, ma inevitabilmente questo risultato ha condotto verso numerose critiche. “L’attuale governo ha una visione vecchia di decenni, ancora incentrata sul business degli idrocarburi. Basti pensare a tutta la narrazione sul Piano Mattei e sull’Italia hub europeo del gas”, ha commentato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente. “Non solo: nel Piano nazionale integrato energia e clima sottoposto alla Ue, il governo si impegna a tagliare le emissioni del 40,3% entro il 2030, mentre il Pnrr nella ‘versione Draghi’ prevedeva una riduzione del 51%. Insomma, Pichetto è riuscito a fare peggio di Cingolani, il che è tutto dire”.
Italia peggiorata sul clima nell’ultimo anno, le posizioni degli altri Paesi nella classifica Germanwatch
Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, tuttavia, non ci sta alle accuse di colpevolezza per quel che concerne l’Italia e i mancati risultati sul clima. “Abbiamo maggiori difficoltà rispetto ad altri Paesi perché eravamo molto dipendenti dai combustibili fossili e perché, per come è fatta l’Italia, da noi è più difficile la decarbonizzazione degli edifici, dei trasporti e dell’agricoltura”, ha replicato. Anche le altre Nazioni, tuttavia, non hanno dato il meglio di sé, tanto che il podio della classifica di Germanwatch, CAN e NewClimate Institute è vacante.
Nessun Paese è in linea per il contenimento del riscaldamento globale alla soglia critica di 1,5 gradi. Il migliore è la Danimarca, che si piazza al quarto posto grazie alla riduzione delle emissioni e allo sviluppo delle rinnovabili. Dietro ci sono Estonia e Filippine. I peggiori invece sono Emirati Arabi Uniti (65° posto), Iran (66° posto) e Arabia Saudita (67° posto).