In Europa, l’Italia ha bisogno di rafforzare la propria posizione in merito ai biocarburanti per salvare la filiera dell’endotermico e accelerare sul nucleare per avere alternative energetiche valide. Queste le dichiarazioni dell’onorevole Luca Squeri, responsabile delle politiche per l’energia di Forza Italia. Intervistato dal quotidiano La Verità, Squeri ha fatto il punto della situazione sugli obiettivi del governo per affrontare la transizione energetica senza uscirne indeboliti e compatibilmente con il tessuto economico nazionale. Bisognerà quindi puntare ad una gradualità che non comprometta l’indipendenza energetica e che non penalizzi le industrie.
Primo su tutti il provvedimento per i finanziamenti sul nucleare, per far partire le nuove centrali a micro reattori già entro il 2030 grazie agli investimenti verdi che interesseranno anche questa fonte, che in Italia è necessaria. Perchè per quanto le rinnovabili possano essere incrementate con nuove installazioni, non saranno mai in grado di sostituire al 100% le fonti fossili.
Luca Squeri (FI), “L’Europa deve cambiare il regolamento sui biocarburanti, la transizione sia graduale”
L’Italia è l’unico paese del G8 che non ha energia nucleare, negli altri paesi si sta investendo per aumentare la produzione in vista della transizione energetica e della decarbonizzazione. L’onorevole Luca Squeri ha affermato nell’intervista a La Verità, che nel programma del centro destra ci sarà soprattutto l’obiettivo di una ripartenza delle centrali nel lungo termine.
Altra priorità sarà quella di salvaguardare l’industria nazionale dell’endotermico. E per farlo, occorrerà spingere per un cambiamento di regole in Europa, puntando di più ai biocarburanti. Come sottolinea Squeri: “Non considerare l’endotermico che si basa sui biocarburanti alla stessa stregua dell’elettrico è masochismo puro. Non ci sono differenze per l’inquinamento e soprattutto andremmo incontro a una transizione dell’automotive più graduale e meno traumatica“. E sull’idroelettrico, l’onorevole dichiara che: “Forza Italia, con una mozione approvata dall’ultimo congresso ha chiesto al governo di verificare in ambito europeo la possibilità di prorogare l’attività degli attuali concessionari”, aggiungendo: “Crediamo che ci siano evidenti margini di ascolto“.