I fondi europei potrebbero essere usati, ad esempio, per salvare l’ex Ilva a Taranto e creare acciaio “pulito”. Il consiglio arriva direttamente dall’Ue, per la precisione da Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea con delega al Green Deal. «Vogliamo investire lì perché c’è un problema con l’acciaio e il carbone. Se saremo capaci di costruire l’acciaio europeo con l’idrogeno anche a Taranto avremo l’acciaio verde e saremo competitivi», dichiara al Corriere della Sera. Il Just transition fund è salito a 40 miliardi, questo permette di rinunciare al carbone e di trasformare quelle industrie che ne dipendono troppo. La prospettiva di Timmermans all’apparenza è allettante per l’Italia: «Pensate a una Taranto in cui non ci sia più la sfida per la salute e l’aria sia pulita: ci vogliono investimenti enormi, ma l’acciaio fatto con l’idrogeno è possibile». Nell’intervista c’è spazio anche per considerazioni sugli Stati Uniti. «Sul piano valoriale è tutto molto più semplice, il problema però è questa amministrazione con cui è molto difficile collaborare». Ma anche sulla Cina, «un Paese con una visione sistemica completamente differente dalla nostra e con alcuni valori che non sono condivisibili». In ogni caso l’Unione europea deve puntare sulla collaborazione.
TIMMERMANS, DALL’ILVA A RECOVERY FUND E MES…
Tornando a parlare dei fondi europei, Frans Timmermans, ha affrontato il tema del Recovery Fund. Il vicepresidente della Commissione Ue si dice «abbastanza ottimista sulla possibilità che si possa raggiungere un accordo al Consiglio europeo» in merito al Next Generation Eu. Nell’intervista al Corriere della Sera parla di cambiamenti in corso tra i cosiddetti Paesi “frugali”. Ma all’Italia chiede «un’attitudine pragmatica». Ad esempio, sul Mes spiega che il dibattito «ha assunto toni ideologici». Timmermans coglie l’occasione per ribadire che «non ci sono condizioni legate al Mes» e ritiene un errore «non aiutare il sistema sanitario, gli ospedali, i medici e gli infermieri con queste possibilità date dagli altri Paesi europei». Riguardo l’opposizione dei Paesi frugali sul Recovery Fund, Timmermans avverte: «Se l’Italia cade, cadrà anche l’economia olandese che dipende dal mercato unico e dalle esportazioni». Infine, su Paolo Gentiloni, commissario all’Economia: «Mi fa molto piacere lavorare con lui, lo conosco da tanti anni, quando lui era premier e io in Commissione. Senza Gentiloni non avremmo ottenuto questi risultati, ha fatto un lavoro incredibile».