I casi di coronavirus in Italia sono tornati a salire negli ultimi giorni, ma la seconda ondata dovrebbe cominciare ad ottobre. È quanto emerge dalle proiezioni dell’Institute for Health Metrics and Evaluation, un istituto di ricerca che lavora presso l’Università di Washington a Seattle nell’area delle statistiche sanitarie globali e della valutazione dell’impatto. Rispetto alla situazione attuale, l’epidemia dovrebbe peggiorare dalla seconda metà di settembre, con un’impennata a livello anche di vittime prevista da ottobre. Ad oggi sono 35.437 le vittime di Covid-19 nel nostro Paese. Secondo questa proiezione, la seconda ondata dovrebbe far salire sensibilmente il numero delle vittime: con le protezioni e contromisure attuali, arriveremmo a 44.500 decessi in totale il 1° dicembre 2020, quindi ci potrebbero essere altri 10mila morti per il coronavirus. Se invece allentassimo ulteriormente le misure, i decessi arriverebbero in totale a 51.400, quindi avremmo altre 16mila vittime. Se invece estendessimo l’obbligo delle mascherine “universalmente”, cioè le usassimo sempre e ovunque, allora il totale delle vittime salirebbe fino a 39.277, quindi ci sarebbe un incremento di 3.840 decessi circa.
CORONAVIRUS, PROIEZIONI SU SECONDA ONDATA IN ITALIA
I numeri sulla presunta seconda ondata sono scioccanti, anche quelli delle proiezioni con l’uso “universale” delle mascherine. Parliamo infatti di 3.840 morti circa nel giro di tre mesi. Se ribaltiamo i numeri, ci rendiamo conto anche del fatto che potremmo salvare quasi 5mila vite fino a dicembre estendendo l’uso delle mascherine. Ma d’altra parte dobbiamo considerare che queste sono proiezioni, stime su cui al momento non ci sono riscontri e che peraltro hanno un margine di incertezza del 95%. Per quanto riguarda invece le infezioni stimate, cioè il numero di persone che l’Institute for Health Metrics and Evaluation stima possano infettarsi ogni giorno, tenendo conto anche delle persone non testate, si prevedono 5.612 casi il 1° ottobre, in un solo giorno, che scenderebbero a 2.056 se usassimo sempre e comunque le mascherine. E rischieremmo di arrivare al 1° dicembre a 38.667 casi al giorno (ma 12.831 con ulteriori restrizioni sulle mascherine), un numero che potrebbe salire a 101.033 se invece allentassimo le attuali misure. Di conseguenza, la pressione sul sistema sanitario tornerebbe forte con 3.292 letti occupati in terapia intensiva al 1° dicembre.
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