Sono tutt’altro che incoraggianti le stime effettuate dalla Commissione europea in merito ai dati Pil per l’Italia nel 2020: si parla infatti del -11,2%. Da Bruxelles sottolineano che l’economia italiana ha mostrato segnali di ripresa “non appena le misure di contenimento hanno iniziato a essere allentate, a maggio. In assenza di una seconda ondata di infezioni, l’avvio dell’attività economica potrebbe avere un rimbalzo nel terzo trimestre di quest’anno, aiutata da un sostanziale sostegno politico”. Tuttavia, mentre è probabile che la produzione industriale aumenti di ritmo rapidamente, settori come il turismo sono destinati a recuperare più gradualmente. Gli investimenti aziendali “rimarranno depressi quest’anno, data la alta incertezza sul fronte della domanda e la necessità delle aziende di conservare liquidità” e per lo Stivale le stime di crescita restano soggette a rischi al ribasso e un crollo del mercato del lavoro protratto, una volta che le misure di emergenza sono terminate, potrebbe frenare l’attesa ripresa”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



ITALIA, STIME UE IN RIBASSO: PIL -11.2%

Riviste al ribasso le stime della Commissione Europea sulla crescita del Pil in Italia per il 2020: secondo la CE il Belpaese dovrebbe decrescere dell’11.2%, il dato più basso nell’intero gruppo degli Stati Membri. A maggio, come ricorda Repubblica, Bruxelles parlava di stime pari al -9.5% per rimbalzare poi al +6.5% nel 2021, mentre i dati estivi vengono dati in ribasso, sia per quanto riguarda la decrescita, sia per la crescita, stimata nel 6.1%. In totale il Pil della zona euro decrescerà dell’8.7% nel 2020, per poi risalire mediamente del 6.1% nel 2021. Come detto sopra, l’Italia è il paese con i dati peggiori, seguito a ruota dalla Spagna (-10,9%), e dalla Francia (-10,6%). Bruxelles parla di “una recessione ancora più profonda” delle attese, e con “divergenze più ampie”. Il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis, ha commentato: “L’impatto economico del confinamento è più grave di quanto avevamo inizialmente previsto. Continuiamo a navigare in acque agitate e siamo esposti a molti rischi, tra i quali un’altra massiccia ondata di contagi”.



L’UE, STIME IN RIBASSO PER IL PIL ITALIANO: BENE L’E-COMMERCE

“Per quanto riguarda i prossimi mesi di quest’anno e il 2021 – ha proseguito – è lecito attendersi una ripresa, ma dovremo sorvegliare da vicino il rischio che avvenga a ritmi diversi. È nostro dovere continuare a proteggere i lavoratori e le imprese e a coordinare scrupolosamente le politiche a livello dell’Ue, per poter uscire dalla crisi più forti e più uniti”. Secondo l’Istat nel mese di maggio c’è stato comunque un timido risveglio delle vendite al dettaglio, con un aumento delle vendite pari al 24.3% in valore e al 25.2% in volume, anche se rapportato ad un mese, quello di aprile, dove vigeva ancora il regime di lockdown duro. Rispetto a maggio del 2019, il calo è del 10.5% in valore e dell’11.9% in volume; i beni non alimentari sono cresciuti del 66.3%, mentre sono calati quelli alimentari, per la prima volta dallo scorso mese di agosto (-1,4% in valore e in volume -1,6%). Continua infine ad andare bene l’e-commerce, con una crescita a maggio del 41.7% rispetto all’anno precedente.

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