Scontro rovente tra Italia Viva e Report sull’inchiesta che vede protagonista Matteo Renzi. Come vi abbiamo raccontato, il programma condotto da Sigfrido Ranucci ha annunciato rivelazioni scottanti sull’incontro tra il senatore di Rignano e l’agente dei servizi segreti Marco Mancini nel corso della crisi del governo Conte II.
Italia Viva non ci sta e mette nel mirino Report con tanto di interrogazione al ministero dell’Economia e delle Finanze. Per quale motivo? Luciano Nobili ha acceso i riflettori su una presunta fattura da 45 mila euro ad una società lussemburghese per confezionare il servizio contro Matteo Renzi, soldi pubblici destinati a danneggiare l’immagine dell’ex primo ministro: «Ci chiediamo con preoccupazione se la Rai compri informazioni con i soldi degli italiani per le sue trasmissioni di inchiesta».
ITALIA VIVA VS REPORT: LA REPLICA DI RANUCCI
«Si tratta di fango, Report in 25 anni non ha mai pagato una fonte e soprattutto non ha mai realizzato servizi contro. Noi abbiamo come unico editore di riferimento il pubblico che paga il canone. Nella stessa nota poi si faceva riferimento ad alcune mail che io avrei scambiato con il portavoce di Conte all’epoca Rocco Casalino addirittura sulla carta intestata. Io non uso mai la carta intestata, non ho mai mandato mail a Casalino, si tratta di un dossier avvelenato sulle cui tracce eravamo già da tempo, da gennaio per fortuna l’avevamo intercettato e anche altri colleghi che stavano per stamparlo si sono resi conto che era un falso clamoroso», le parole di Sigfrido Ranucci sul caso Italia Viva-Report. Il conduttore del programma in onda su Rai 3 ha rimarcato successivamente che l’attacco di Iv arriva nelle ore in cui gli esponenti renziani hanno evocato la libertà di espressione nel caso Fedez: «Ecco voglio dire che la libertà di espressione non si può evocare come fosse una maglietta, che te la sfili la sera e la rimetti in un cassetto e la rindossi quando ti fa comodo. Noi andremo in onda regolarmente questa sera alle 21.20 su Rai3».