Lockdown sì, ma “light”. L’idea è di mettere tutta l’Italia in zona arancione per contrastare le variant Covid e, quindi, arginare la diffusione del contagio. Se ne parlerà oggi nella Conferenza delle Regioni, da dove potrebbe uscire una proposta per il Governo. Il Paese è alle prese con l’aumento dell’indice Rt nazionale, salito a 0.99, mentre è superiore a 1 in 10 regioni. Da qui l’idea di un superamento del “sistema a colori” introdotto dal precedente esecutivo e dell’adozione di nuove misure più omogenee o di un nuovo metodo. «Ci aspettiamo un aumento dei casi dovuto alla variante inglese», ha avvertito ieri Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute. Questo è anche il motivo per il quale il Comitato tecnico scientifico (Cts) si è opposto alla riapertura serale dei ristoranti, ipotesi lanciata nelle scorse settimane.



Nello specifico, aveva avanzato tale richiesta la Regione Lombardia in data 5 febbraio. Pur riconoscendo al decisore politico il compito di rivalutare la situazione, gli esperti hanno fornito il loro parere, spiegando che il rischio rappresentato dalle nuove varianti Covid e la circolazione ancora alta del coronavirus impediscono di pensare ad una prospettiva di questo tipo.



LOCKDOWN ITALIA? DRAGHI INCONTRA SPERANZA

Per questo il Comitato tecnico scientifico (Cts) ha ritenuto impossibile accogliere la richiesta della Regione Lombardia. L’aveva presentata dopo il ritorno in zona gialla. I gestori di bar e ristoranti avevano chiesto di poter cominciare a lavorare la sera dopo il lungo periodo di stop. Quindi, erano stati sottoposti agli esperti i dati buoni sull’andamento del contagio, ma il Cts ha ritenuto comunque inopportuno uno scenario di questo tipo, consapevole che la diffusione delle varianti Covid avrebbe portato ad un peggioramento della situazione che infatti si sta verificando. Il Governo Draghi comunque è al lavoro per fare il punto della situazione in vista della scadenza del Dpcm il prossimo 5 marzo. La rivalutazione delle misure tuttora in atto sarà effettuata per la precisione lunedì. Lo riporta il Corriere della Sera, spiegando che il 22 febbraio il presidente del Consiglio Mario Draghi incontrerà i ministri della Salute Roberto Speranza e degli Affari regionali Mariastella Gelmini. Sarà l’occasione per decidere anche dell’eventuale proroga del divieto di spostamento tra le regioni, che secondo Speranza andrebbe rinnovato ben oltre il 5 marzo.



ITALIA ZONA ARANCIONE: COSA CAMBIA

Le ipotesi sono diverse. La prima è di portare tutta l’Italia in zona arancione, con restrizioni quindi uguali per tutti per un determinato periodo di tempo, ma la possibilità di introdurre nuovi criteri alla base di questo sistema a colori. Gli scenari sono tre: il primo prevede appunto la zona arancione dal lunedì al venerdì, con ulteriori restrizioni nel weekend; il secondo prevede la zona arancione dal lunedì al venerdì e quella rossa sabato e domenica; il terzo rispetto a quest’ultimo prevede in più la chiusura delle scuole. Non è detto che uno scenario escluda l’altro, nel senso che potrebbe essere anche ipotizzato un sistema progressivo. Al momento, comunque, si tratta di ipotesi, anche perché indicazioni più precise emergeranno dalla Conferenza delle Regioni, la cui riunione è in programma oggi. L’auspicio dei governatori è di chiuderla con una proposta da inviare subito al Governo Draghi anche alla luce della riunione in programma tra il premier, Roberto Speranza e Mariastella Gelmini per lunedì.