Cosa si può fare a Capodanno? Questa è la domanda che molti si stanno ponendo, considerando che l’Italia oggi è entrata in zona rossa, e vi abbiamo presentato le Faq del Governo a proposito del lockdown. Chi non rispetterà i divieti dovrà pagare multe e sanzioni piuttosto elevate e il ministro Lamorgese ha annunciato un importante rafforzamento dei controlli: «I controlli verranno fatti non soltanto sulle strade, dove già abbiamo operato in questi giorni di Zona Rossa, ma anche online. Questa volta per le feste sappiamo che tramite richiami sui social, qualcuno sta cercando di individuare delle strutture dove riunirsi (come ville o imbarcazioni di lusso)». Le forze dell’ordine, ha aggiunto, saranno inflessibili.



Intervenuta ai microfoni di Rai News 24, la titolare del Viminale ha aggiunto: «I controlli procedono da marzo, siamo alla fine di un anno difficile e l’ultimo dell’anno ci sarà una maggiore attenzione per evitare che ci siano assembramenti non autorizzati, che rischiano di portare confusione. Siamo stati in un tunnel e stiamo vedendo la luce: dobbiamo evitare ogni situazione che possa causare dei danni». (Aggiornamento di MB)



CAPODANNO, FAQ LOCKDOWN 31 DICEMBRE

Da oggi 31 dicembre fino al prossimo 3 gennaio l’Italia torna in zona rossa per effetto del Decreto Natale: dopo i tre giorni di zona arancione successivi al Natale (28-29-30 dicembre), l’intero Paese alla vigilia del Capodanno 2021 torna di nuovo in lockdown praticamente totale su tutto il Paese. Fino all’Epifania la divisione in “fasce” dell’Italia rimane congelata, con le regole del Dl Natale che vedono per l’appunto zona rossa il 31 dicembre, l’1-2-3-5-6 gennaio con la sola esclusione del 4 gennaio che invece vedrà regole per un solo giorno da “zona arancione”.



Da oggi e in vista del “veglione” di San Silvestro i controlli delle forze di polizia vengono rafforzati per impedire ogni possibile spostamento “non motivato”, specie per possibili cene con “assembramenti” da evitare in ogni modo secondo il Viminale: resta il coprifuoco su tutto il Paese tra le 22 e le 5 anche se per la notte tra 31 dicembre e 1 gennaio vige l’eccezione per cui non si potrà uscire di casa prima delle 7 (invece che le 5). Qui sotto trovate tutte le regole e le “Faq” su spostamenti, locali, negozi, oltre alle deroghe in vigore e ai moduli da consultare e scaricare per l’autocertificazione: il tutto ricordando, come ha spiegato ancora stamane al Corriere della Sera il Ministro della Salute Roberto Speranza, che dopo la Befana «dovremo ripristinare il modello delle fasce di rischio e confermare le misure base delle zone gialle. Sì, ristoranti e bar chiusi alle 18, chiusi piscine, palestre, cinema, teatri, stadi. Siamo ancora dentro la seconda ondata, Londra torna verso misure molto dure e anche noi abbiamo ancora troppi casi e troppi morti».

ZONA ROSSA: TUTTE LE REGOLE

Come stabilito dal Decreto Natale del 18 dicembre scorso, con i “giorni rossi” attivi in sostanza è possibile uscire di casa solo per comprovate esigenze (lavoro, salute, necessità) mentre il rientro alla propria residenza-domicili-abitazione è sempre consentito senza distinzioni di giorni o di orari. Fino al 6 gennaio 2021 sono vietati tutti gli spostamenti, anche per far visita ad amici o parenti, che comportino l’uscita dalla Regione in cui si vive o in cui si ha la residenza: resta invece attiva la deroga implementata al Decreto Natale di poter fare spostamenti – una sola volta al giorno – verso abitazioni di parenti/amici per un massimo di 2 persone. «La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono», si legge nelle Faq sul portale del Governo, con sempre ammessa l’assistenza a parente/amico non autosufficienti. Sul fronte aperture, fino al 4 gennaio prossimo bar-ristoranti-locali restano chiusi al pubblico, aperti solo per domicilio-asporto. Sono invece sospese le attività di commercio al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità individuati: come spiega il Governo nelle proprie Faq, «la vendita dei beni consentiti può avvenire sia negli esercizi “di vicinato” (piccoli negozi) sia nelle medie e grandi strutture di vendita, anche all’interno dei centri commerciali».

IL NODO AUTOCERTIFICAZIONE: QUANDO USARLA

Con l’Italia in zona rossa, per uscire di casa è sempre necessario avere con sé l’autocertificazione (qui il modulo scaricabile, ndr); in alternativa, verrà fornita dalle forze dell’ordine in fase di controllo. Comprovate esigenze (lavoro, necessità, salute) possono, qualora verificate, consentire l’uscita di casa fuori da Comune o anche Regione; per la deroga sullo spostamento verso amici-parenti è consentita una sola volta al giorno ma solo all’interno della propria Regione. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione, fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata; ricordiamo che la veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto anche di eventuali controlli successivi, nel caso di accertata falsità scatta il reato amministrativo. Sempre in caso di visita a parenti o amici non sarà richiesto nome e cognome di chi si sta andando a trovare, ma solo l’indirizzo di arrivo o di partenza: è infatti sempre fondamentale compilare il modulo di autocertificazione in fase di lockdown specificando lo spostamento con «indirizzi del luogo di partenza e destinazione».