«In questi minuti il Cts si sta riunendo per poter valutare la situazione epidemiologica ed eventuali nuove misure per Natale. La mia opinione è chiara: le nuove misure ci possono aiutare soprattutto nelle settimane delle vacanze di Natale ad evitare una terza ondata, a scongiurare una nuova recrudescenza»: così il Ministro della Salute Roberto Speranza nell’intervista serale al Tg3, confermando l’imminente arrivo di un nuovo pacchetto di misure che potrebbe essere formalizzato a questo punto nella giornata di domani o al più tardi entro mercoledì sera. È lo stesso esponente di Leu al Governo a confermare che le nuove misure – sia l’opzione zona rossa-lockdown totale, sia la zona arancione con coprifuoco anticipato alle 18 – vengono pensate dal Cts nelle due settimane di “ferie” natalizie: «è il periodo più complicato, in cui il tasso di spostamenti e relazioni si alza di molto, e dovremo stare più attenti. Ascolteremo con attenzione i nostri scienziati e l’auspicio è che in poco tempo si possano assumere ulteriori misure in grado di scongiurare una terza ondata», ha detto ancora Speranza.
La battaglia sul virus non è vinta, conclude il Ministro “rigorista”, «Dobbiamo assolutamente evitare gli assembramenti. E’ legittimo che le persone possano fare acquisti, ma dobbiamo evitare gli assembramenti, non andare tutti nello stesso posto. Quando si vede che ci sono luoghi con tante persone si devono evitare, se non vogliamo poi essere costretti a restrizioni molto dure». Il Ministro Boccia fa invece trapelare che l’ipotesi del lockdown “lungo” come in Germania, seppur sia la soluzione migliore per lui, non è quella che potrebbe avvenire da noi: «In Italia la curva dei contagi è in fase calante, mentre in Germania sta salendo». Si va dunque, secondo la tesi principale in queste ore serali, verso una zona arancione in tutto il Paese con il coprifuoco anticipato. (agg. di Niccolò Magnani)
IL NODO COPRIFUOCO
«No ad un allentamento delle misure a Natale», il Cts si dice netto e convinto che nei prossimi giorni l’Italia debba rientrare in lockdown, ma ovviamente spetta al Governo poi formulare il piano adatto per evitare recrudescenze da “terza ondata” (sulla scia di quanto stato deciso anche in Germania, Regno Unito e Olanda). Rispetto al precedente aggiornamento, le novità emerse tra una verifica di Governo e l’altra (alle 18 il M5s, alle 19 il Pd) da Palazzo Chigi specificano il possibile novero di regole sul tavolo del Cts: o grande zona arancione (con negozi aperti) con coprifuoco anticipato alle 18, o zona rossa-lockdown nazionale con coprifuoco che resterebbe alle 22. Si vuole limitare il più possibile i movimenti e gli spostamenti degli italiani nei giorni delle Feste, ma il Governo è tutt’altro che unito sulle regole da implementare: Italia Viva chiede con la capodelegazione Bellanova di creare norme «chiare e spiegabili a tutti i cittadini», specie dopo che solo 10 giorni fa veniva presentato il Dpcm di Natale con tutte le nuove regole. (agg. di Niccolò Magnani)
TUTTE LE IPOTESI SUL TAVOLO CTS-GOVERNO
La situazione varia ora dopo ora, con le tante ipotesi che “filtrano” dal vertice di Palazzo Chigi, sospeso in attesa del report definitivo che il Cts sta preparando: si va verso una dura stretta che si avvicinerà molto da vicino al lockdown della prima fase. Che sia zona rossa o zona arancione, il Paese appena entrato quasi tutto in “fascia gialla” rischia di vedersi rinchiuso ulteriormente nei giorni a ridosso del Natale: al momento, secondo le ultime in arrivo dall’Adkronos, si valuta l’Italia in zona rossa il 24-25-26-31 dicembre e il 1-5-6 gennaio. Su questa linea buona parte del Comitato Tecnico Scientifico e i Ministri Boccia, Speranza e Franceschini: l’alternativa vede invece il lockdown “solo” nei giorni caldissimi (Natale e Capodanno), mentre l’ala ancora più rigida vorrebbe una zona rossa perenne dal 21 dicembre fino all’Epifania. Al momento restano tutte ipotesi, anche perché non tutti nel Governo sono convinti delle misure “dure” per i giorni di Natale, specie per i rischi di coesione sociale e per il nodo ristori alle attività che andranno chiuse se si rimette l’Italia in lockdown: «Gli esperti del comitato tecnico scientifico, nel corso della riunione con i capi delegazione e il governo, avrebbero espresso forte preoccupazione su un possibile allentamento delle misure che potrebbe pregiudicare una nuova evoluzione negativa della curva, ora in lentissimo miglioramento», riportano le fonti di Governo all’Adn. La riunione del Cts è confermata per oggi pomeriggio alle 17.30, con eventuali decisioni del Governo attese tra stasera e domani mattina. (agg. di Niccolò Magnani)
ZONA ROSSA O ZONA ARANCIONE?
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, citando fonti molto vicine a Palazzo Chigi, il Premier Conte avrebbe dato mandato al Comitato Tecnico Scientifico oggi pomeriggio di redarre le misure ideali per limitare ulteriormente gli italiani durante le feste di Natale: il mandato del vertice di Governo stamane ha visto il Presidente del Consiglio, restio ancora ad inasprire le misure, ascoltare i ministri “rigoristi” (Speranza, Franceschini, Boccia e Bonafede) e di fatto «comprendendone le preoccupazioni». Si rischia così un duplice scenario nazionale: o zona arancione in tutta Italia dal 21 dicembre al 6 gennaio, con negozi aperti ma locali e bar nuovamente chiusi e impossibili di muoversi tra le Regioni; zona rossa nazionale totale, sulla scia del modello tedesco – come illustrato oggi dal Ministro Boccia al Corriere – e dunque un lockdown come in primavera che impedisce di uscire di casa se non per le «comprovate esigenze» (lavoro, salute e necessità) e con autocertificazione. «Una terza ondata a breve se non si fermeranno gli assembramenti: la situazione potrebbe peggiorare rapidamente senza misure restrittive», hanno spiegato i tecnici Cts durante la riunione di mezzogiorno con i capidelegaizone del Governo e lo stesso Premier Conte. L’impressione dunque è che si deciderà entro oggi, al massimo domani, mentre parallelamente il Governo Conte vive ore di tensione per la “verifica” avviata con tutte le singole forze di maggioranza dopo gli ultimatum di Italia Viva.
TUTTE LE IPOTESI PER IL NATALE
È in corso il vertice tra il Premier Conte, i capidelegazione del Governo, i Ministri direttamente coinvolti (Boccia, Speranza, Lamorgese) e il Cts: sul tavolo un possibile nuovo provvedimento, forse addirittura un ennesimo Dpcm, per istituire una nuova stretta sulle festività natalizie e sul “nodo” assembramenti visti nelle vie dello shopping lo scorso weekend. Provando a tenere insieme tutte le ipotesi e “voci” circolate in queste ore, le ipotesi per il Governo si riassumono in: zona rossa nazionale; zona arancione nazionale (in pratica con negozi aperti, ma tutto il resto chiuso); irrigidimento degli orari di aperture e spostamenti, con possibile coprifuoco anticipato alle 20 o addirittura alle 18 per «impedire le cene e i ritrovi nelle case private». Per tutte queste tre macro-ipotesi, si dovrà valutare anche l’entrata in vigore delle misure restrittive: se “giornaliera” (a Natale e Capodanno), se in tutti i giorni festivi (quindi compresi anche i weekend prima e dopo Natale), se con una fascia di giorni che possa andare tra il 21 e i primi giorni di gennaio. La ‘stretta’ appare a questo punto sicura, ma resta capire in che termini sarà orientata e soprattutto quanto prima annunciata ai cittadini e commercianti che si ritrovano ancora una volta nella totale indecisione e confusione per quanto riguarda l’organizzazione familiare dei prossimi giorni. (agg. di Niccolò Magnani)
NUOVA STRETTA COL ‘MODELLO MERKEL’
«Ovunque ci sono foto dei centri delle città con assembramenti insopportabili», ha detto ieri sera il Commissario Straordinario all’emergenza Covid Domenico Arcuri, ed è questa la linea che il Governo porta avanti dopo il “cambio di passo” avuto ieri a seguito del vertice Conte-dirigenti Pd. Con il ‘modello Merkel’ si vuole tentare un nuovo mini lockdown per i giorni di Natale e Capodanno (non escluso estensione anche per altri giorni considerati “pericolosi” per gli assembramenti) ed è per questo che Cts, Lamorgese, Boccia, Speranza e i capidelegazione si ritroveranno in mattinata per provare a pensare un provvedimento ad hoc per il Natale. Si parla di zona rossa, di “mini lockdown” o più dettagliatamente di un «irrigidimento delle misure sulla base del ‘modello Merkel’ con chiusura dei negozi non essenziali, no assembramenti e sì per Dad e smart working» (riportano le fonti di Governo all’Adnkronos). Al momento l’ipotesi principale resta la zona rossa nazionale per i soli giorni di Natale e Capodanno, ma nel corso della giornata potrebbero essere numerose le novità che il Governo intende presentare nei prossimi giorni. Intervistato sul tema dal Corriere della Sera, il Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia è molto netto: «folle ingiustificabili, sarebbe meglio il lockdown generale». (agg. di Niccolò Magnani)
“ZONA ROSSA NAZIONALE”: VERSO NUOVO LOCKDOWN A NATALE?
Italia in zona rossa a Natale e Capodanno: è questa l’ipotesi a cui sta lavorando il governo. Domani mattina sarà esaminata la situazione: si terrà una riunione a cui prenderà parte la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e il Comitato tecnico scientifico. Sarà l’occasione per «valutare il quadro sanitario» e decidere «misure contro gli assembramenti». Intanto alla riunione dei capidelegazione della maggioranza col premier Giuseppe Conte è stata accolta la proposta del ministro della Giustizia e capodelegazione M5s Alfonso Bonafede. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, non si esclude che possano scattare nuove chiusure, soprattutto nei giorni festivi e prefestivi. Potrebbero chiudere negozi, bar e ristoranti come accade già nelle zone arancioni, oltre che rosse. Quindi, a Natale sarebbero consentiti solo gli spostamenti per chi vive in piccoli Comuni. La maggioranza avrebbe lavorato pure ad una mozione da presentare già domani mattina in Senato per gli spostamenti nei giorni di Natale e Capodanno.
ITALIA IN ZONA ROSSA? IL MODELLO TEDESCO…
Il modello è quello tedesco. Secondo quanto appreso dall’Ansa al termine della riunione dei capi delegazione, l’ipotesi è di adottare norme omogenee in tutta Italia, con un irrigidimento delle misure proprio come annunciato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel per evitare la terza ondata. Stasera non si è entrati nello specifico delle misure, anche perché si vuole attendere l’incontro previsto domani con il Comitato tecnico scientifico (Cts) che è stato proposto da Alfonso Bonafede per fare il punto sul rischio sanitario. Proprio in merito a deroghe e allentamenti in vista del Natale, il commissario europeo Paolo Gentiloni aveva indicato la linea prudente di Merkel citando i numeri della Germania, che sono più bassi. Si profila dunque lo scenario di un’Italia zona rossa nei festivi e prefestivi e, come unica eccezione, una deroga agli spostamenti tra i piccoli comuni. C’è preoccupazione in merito al rischio di assembramenti e la situazione è in piena evoluzione.