AUSTRALIAN OPEN 2023, FOGNINI SENZA STORIA: BELLUCCI A TESTA ALTA
L’avventura degli italiani all’Australian Open 2023 entra di diritto tra le più grandi delusione tennistiche dell’epoca recente. Ci si apprestava ad affrontare il primo slam dell’anno nel migliore dei modi con sei partecipanti di cui tre in top 20, evento mai successo in 111 anni di storia del prestigiosissimo torneo australiano. Ai nastri di partenza, subito dopo il sorteggio, nessuno poteva pensare ad un’ecatombe sportiva di tali dimensioni: quattro fuori al primo turno, uno eliminato dopo due partite e un solo azzurro rimasto a lottare a Melbourne quando siamo arrivati appena al terzo giorno di gare.
Il significato di questa debacle assume ancora più importanza in termini di entità se si pensa alle dinamiche. Fabio Fognini, uno dei pochi che tra avversario e condizioni poteva essere facilmente visto out al primo turno, è stato letteralmente sbranato dal padrone di casa Kokkinakis con un 6-1 6-2 6-2 che non lascia spazio ad ulteriori righe di commento. Più dignitosa l’uscita di scena del debuttante Mattia Bellucci, estromesso dalla sua prima esperienza nello slam australiano dal top 50 Bonzi nonostante un convincente primo set (6-4 3-6 6-7 4-6). Sconfitta che senza dubbio fa crescere il tennista di Busto Arsizio, emozionato e incredulo già solo di esserci.
MUSETTI CONDIZIONATO. QUEL MATCH POINT DI BERRETTINI…
Decisamente diversa, quando parliamo di eliminazione di italiani all’Australian Open di quest’anno, l’uscita al primo turno di Matteo Berrettini. Ma partiamo prima da Lorenzo Musetti: il talento di Carrara, favorito nella sfida contro il sudafricano Harris (186 al mondo) inizia molto male con un 4-6 1-6 del tennista africano che obbliga Lorenzo a rispondere 7-6 6-2. Nel super tie-break, Musetti cede 10-4 dopo aver recuperato un break durante il quinto set. C’è da dire che l’assenza di Simone Tartarini, allenatore di Musetti, per un malore poco prima della partita ha senza dubbio condizionato l’approccio al match del classe 2002, molto sensibile a situazioni simili come quando fu lui stesso a soffrire di attacco di panico nella recente sfida di Firenze contro il canadese Auger-Aliassime.
Riguardo al tennista romano, di alibi ce ne sono ben pochi. La sfida contro Murray sembrava poter nascondere qualche insidia più per il passato che per il presente dell’ex numero uno al mondo. Eppure l’approccio col freno a mano tirato, vuoi per la questione del tetto vuoi per la paura dell’ennesimo infortunio, condiziona i primi due set passati in archivio in favore dell’inglese con un doppio 6-3.
A stupire i soli 8 ace di Matteo fino a quel momento oltre ad una percentuale di punti vinte con la prima del servizio del 72% nel primo e 75% nel secondo. Lontani parenti del triplo 88% dei successivi tre set, dove Matteo ha ritrovato fiducia e anche la sua arma migliore, l’ace, con 23 colpi vincente. Un netto miglioramento che però non è bastato.
Certo, sarebbe potuto bastare se in quel match point con il rovescio sotto rete sul 5-4 40-30 in favore di Berrettini sul servizio di Murray, ormai rassegnato, Matteo non avesse preso clamorosamente la rete. E si sa che nel tennis l’aspetto mentale può significare più di quello fisico: si va al quinto, super tie-break e tanti saluti con Murray trionfante 10-6.
SINNER UNICO SUPERSTITE ALL’AUSTRALIAN OPEN 2023, RIMPIANTO SONEGO!
Le noti più lievi arrivano da Lorenzo Sonego e soprattutto Jannik Sinner. Il tennista torinese è uscito anch’esso dal torneo, è vero, ma merita comunque gli appalusi. In primis per essere uscito con l’undicesimo al mondo, Hubert Hurkacz, dopo aver battuto in tre set il portoghese Borges (7-6 6-3 6-7 6-1). Tornano al match con il polacco, Sonego si è ritrovato per due volte in vantaggio salvo poi farsi rimontare in un pirotecnico 3-6 7-6 2-6 6-3 6-3. Non mancano i rimpianti come quel secondo set composto da un break sprecato (l’italiano si è ritrovato sul 5-4 col servizio) e da un mini-break vanificato ad inizio tie che sembrava aver spostato l’inerzia dalla parte del torinese. Il polacco è poi salito in cattedra, sbagliando meno e conquistando di forza l’accesso al turno successivo.
L’ultimo rimasto in gara è Jannik Sinner: il tennista di San Candido si è disfatto di Edmund (6-4 6-0 6-2) e Etcheverry (6-3 6-2 6-2) senza concedere nemmeno un set e ora si appresta alla sfida da grande favorito con l’ungherese Fucsovics autore dell’eliminazione di Harris, il giustiziere di Musetti. Se l’altoatesino dovesse avere la meglio sul magiaro, troverebbe agli ottavi il vincente tra Tsitsipas e Griekspoor.