L’aumento dei morti da coronavirus ha costretto il governo a rendere l’Italia “zona protetta”: 60 milioni di persone dovranno affrontare nei prossimi giorni limitazioni agli spostamenti. E nel resto del mondo si domandano se gli italiani saranno capaci di attenersi alle regole che sono state loro imposte dall’alto. Se nelle scorse ore era stato il New York Times a dedicare un approfondimento alla proverbiale “furbizia” degli italiani, adesso è il Los Angeles Times a sottolineare: “Gli italiani, un popolo abituato ad affollarsi nei caffè e passeggiare per i viali, saranno costretti a rimpicciolire i loro mondi. Se aderiscano, ovviamente, è un’altra domanda”. Non un quesito scontato, a dirla tutta. Basti vedere la reazione di molti connazionali, che dopo l’annuncio di Conte si sono fiondati nei supermercati, al netto delle assicurazioni che gli approvvigionamenti di cibo non scarseggeranno nei giorni a venire…
“ITALIANI IN QUARANTENA”: E GLI AMERICANI SI DOMANDANO, “SAPRANNO RISPETTARLA?”
Nella descrizione della situazione italiana in relazione al coronavirus, il corrispondente del Los Angeles Times cita le varie falle nella gestione dell’epidemia apertesi in questi giorni: dal riferimento dello stesso premier Giuseppe Conte alle scene di movida che hanno visto protagonisti i giovani nonostante i divieti, passando per gli assalti ai treni che portavano al Sud Italia prima che il Nord Italia diventasse tutto zona rossa. Da oggi sono invece in vigore misure, come sottolinea il giornale californiano, che rappresentano “una scommessa radicale per una democrazia occidentale che sta affrontando una delle sue crisi più gravi dalla Seconda Guerra Mondiale”. Un po’ come dire: l’Italia non è la Cina. Esiste una parola chiamata libertà. Ma se vorremo avere la meglio sul coronavirus dovremo prendere in prestito almeno per qualche tempo qualche abitudine cinese.