La procura di Roma ha aperto un’inchiesta sulla morte di tre cittadini italiani, Evitar Kipnis, la moglie Liliach Lea Havron e Nir Forti. I tre sono stati uccisi da Hamas durante l’attacco dello scorso 7 ottobre. Stando a quanto riportato da Agi, sono due i fascicoli aperti dai pm di Roma. Le ipotesi di reato sono di attentato con finalità di terrorismo e omicidio. Entrambi a carico di ignoti. L’avvio di tali procedimenti è un atto dovuto, dopo che i carabinieri del Ros hanno inviato in procura l’informativa con la notizia della morte dei tre italiani. Non è da escludere che i fascicoli vengano unificati.
I coniugi Evitar Kipnis e Liliach Lea Havron vennero uccisi nel kibbutz di Bèeri, invece Nir Forti faceva parte delle persone attaccate nel corso di un rave party nel deserto del Negev. La notizia dell’apertura dell’indagine è stata anticipata da Linkiesta, secondo cui «i fascicoli potrebbero essere anche lo strumento più agile per una collaborazione investigativa e giudiziaria tra Italia e Israele, che punterebbe anche su altri versanti: lo Shin Bet da tempo punta a colpire la rete di sostegno di Hamas nel nostro Paese».
NEL MIRINO ANCHE LA RETE DI HAMAS IN ITALIA
I due fascicoli contro ignoti sono stati aperti nei giorni scorsi dalla procura di Roma, stando a quanto anticipato da Linkiesta. Per quanto riguarda gli scenari possibili, l’inchiesta potrebbe portare ad una collaborazione tra Italia e Israele per puntare anche su altre questioni. Infatti, lo Shin Bet da tempo vuole colpire la rete di cui si avvale Hamas in Italia. Il perno sarebbe l’architetto palestinese Mohammed Hannoun, a cui è stato chiuso il conto Unicredit per le segnalazioni dell’Autorità anti riciclaggio di Banca d’Italia. Lo riferisce sempre la testata giornalistica, secondo cui è probabile che lo stesso Hannoun subisca un provvedimento simile anche da Credit Agricole e Poste Italiane, che in questi mesi avrebbero effettuato accertamenti approfonditi sulle movimentazioni contabili dell’associazione.