NUOVO SCONTRO NEL GOVERNO SULLO IUS SCHOLAE: COSA PROPONE FORZA ITALIA (NON LONTANO DALLO IUS SOLI DEL PD)
Le tensioni interne al Centrodestra si aggiungono di un altro “succoso” capitolo con lo scontro fra Forza Italia e Lega sul tema dello Ius Scholae, ovvero la proposta di modifica alla legge sulla cittadinanza italiana che consegna il diritto ai minori che abbiano completato un ciclo scolastico di almeno 5 anni. Nasce tutto da un editoriale di “La Repubblica” (che segue le polemiche sul “murales” di Paola Egonu vandalizzato a Roma e la proposta di referendum presentato da PiùEuropa, ndr) che mostra una nuova proposta del Pd di Schlein sullo Ius Soli (concessione automatica della cittadinanza a qualsiasi straniero che nasca in Italia) con una cesura tutt’altro che “netta” operata dal partito fondato da Silvio Berlusconi.
«Sulla riforma della cittadinanza ci saremo anche noi», fanno sapere da Forza Italia, aumentando il senso di fibrillazione interna con gli alleati di Governo, dopo le votazioni per la Commissione Ue, le distanze sul Decreto Carceri e i temi della giustizia, sull’Autonomia differenziata e sulla riforma della Rai. A “Rep” è il forzista Alessandro Cattaneo a spiegare che da un lato non ci sarà alcuna apertura allo Ius Soli di marca dem, ma allo stesso tempo riconosce come serva partire dall’integrazione come percorso scolastico, «ripartiamo da ius scholae e ius culturae» (molto simile, ma il diritto di cittadinanza viene ottenuto dopo l’ottenimento di un titolo di studio).
LEGA REPLICA A FORZA ITALIA: “LEGGE SULLA CITTADINANZA VA BENE COSÌ. IUS SOLI O SCHOLAE NON SERVONO”
Ci pensa poi un post su Facebook della Lega di Salvini a replicare all’uscita di Forza Italia che sembra di fatto aprire lo spiraglio per una proposta di legge “vicina” a quella del Partito Democratico e, soprattutto, di Matteo Renzi che sullo Ius Scholae da anni lo ritiene una giusta battaglia di civiltà. «La legge sulla cittadinanza va benissimo così, e i numeri di concessioni (Italia prima in Europa con oltre 230mila cittadinanze rilasciate, davanti a Spagna e Germania) lo dimostrano», scrive il Carroccio mostrando nel post social il leader azzurro Antonio Tajani vicino alla segretaria Pd Elly Schlein. Secondo la Lega, ad oggi, non c’è alcun bisogno né dello Ius Soli «né di altre scorciatoie»; stesso giudizio arriva dal sottosegretario all’Interno, il leghista Nicola Monteni, che conferma come il Governo Meloni non approverà mai una legge come lo Ius Soli in quanto «una legge c’è già e funziona».
La tensione però non diminuisce, neanche con la richiesta di FdI di “rallentare” i toni per non cadere nelle “provocazioni” delle opposizioni atte a mettere in difficoltà il Governo (oltre che proporre legittimamente idee e riforme diverse dalla maggioranza): Forza Italia infatti controreplica al post della Lega con una nota ufficiale in cui il portavoce nazionale Raffaele Nevi punta il dito contro il metodo usato dal Carroccio. «Dispiace che un alleato di coalizione ci attacchi. Noi abbiamo ribadito quella che è la nostra linea da sempre, ma non fa parte del programma di governo ovviamente», rileva all’ANSA il portavoce di Tajani. Forza Italia ribadisce di essere contrario allo Ius Soli ma favorevole (come Italia Viva e Azione) allo Ius Scholae. «Non vogliamo attaccare gli alleati. La sinistra sta tornando indietro. E molti moderati sono interessati a FI proprio per la nostra posizione liberale e moderata. Dalla Lega invece di ringraziarci, troviamo dei post che non ci piacciono», conclude Nevi con il via libera dei vertici del partito.
Secondo l’ex sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, il leghista deputato Rossano Sasso, il Governo Meloni si opporrà tanto allo Ius Soli voluto da Pd e M5s, ma anche allo «ius soli ‘mascherato’, che consentirebbe di diventare cittadini italiani dopo pochi anni di scuola». È molto netto il parlamentare nel definire che chi propone Ius Scholae o Ius Culturae «non conosce la realtà della scuola italiana, dove in molte situazioni esistono classi ghetto in cui i bambini non parlano nemmeno la nostra lingua. Per questo motivo, grazie al Ministro Valditara, è stata introdotta la figura del docente di potenziamento per integrare i bambini stranieri».