Iva Zanicchi a Verissimo si racconta: dall’emergenza sanitaria del Coronavirus al rapporto con il padre. Non solo, l’aquila di Ligonchio confessa a Silvia Toffanin: “mai fatto il vaccino e mai presa l’influenza. L’80% la prenderemo, ci sono delle persone anziane che hanno altre patologie e sono decedute. Continuate a fare la vostra vita, non chiudetevi in casa, laviamoci le mano, non riempite le case perchè passerà”. La Toffanin allora le chiede se ha cambiato le sue abitudini e la Zanicchi replica: “non è cambiato nulla, lavo più spesso le mani, sono andata dal parrucchiere, vado a fare la spesa, faccio tutto con prudenza, ma bisognerebbe dire ai nostri governanti di dire le cose chiare”. Poi Iva fa una rivelazione: “ho un amico che è al Sacco che stamattina mi ha tranquillizzata: 14 pazienti sono guariti e da là noi potremo guarire gli altri”. La cantante ha poi ricordato il padre: “era un uomo forte, molto fiducioso e oggi mi direbbe ‘ne abbiamo passate tante, cosa vuoi che sia, passerà’. Lui ha subito la spagnola che aveva fatto più della grande guerra”. Sul finale poi un pensiero positivo su questa situazione d’allarme: “ho fiducia nei medici, negli scienziati, la nostra sanità è quella che ci invidiano in Europa. Siamo più sinceri degli altri, abbiamo detto cose senza nasconderle, dovevamo difendere un pò di più il nostro Paese. Ci voleva più discrezione. Sono certa di una cosa che forse non abbiamo ancora raggiunto il picco, certo bisogna fare attenzione, il 20% avrà bisogno di cure, ci saranno anche dei decessi che ci sono sempre stati come l’influenza, ma se sono malandate…Ne usciremo prestissimo, diamoci tempo un mese, poi finirà tutto”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



Iva Zanicchi: “Coronavirus? In tv sembra tempo di guerra e della peste”

Iva Zanicchi ospite a Verissimo da Silvia Toffanin precisa subito: “è un’atmosfera gelida perchè siamo abituati al pubblico, ma qui hai dimostrato di essere una grande professionista perchè non è facile intervistare nel silenzio, nel gelo”. La cantante, infatti, si riferisce all’assenza del pubblico in studio per via dell’ordinanza Mediaset legata all’allarme Coronavirus. Un’epidemia che la Zanicchi commenta così: “la gente si spaventa, ma sei tu ascoltavi la televisione sembrava in tempo di guerra, al tempo della peste. Questa è un’influenza particolare, pericolosa, io vado in giro al supermercato e trovo i supermercati vuoti. Ho vissuto la guerra, ma nel ’48 quando c’è stato l’attentato al Togliatti è stato lo stesso. Milano è vuota, ma cosa sta succedendo, che immagine diamo. Io sono andata e la mente è tornata a quegli anni, alla mia mamma, alla sofferenza, alla paura, certo che dobbiamo fare attenzione. Confusione anche da chi ci governa dice la Zanicchi, che poi parla dei nipoti “sono contenta che abbiano chiuso le discoteche così lei sta a casa, avrà tempo di andare. Si trovano in casa con i loro amici, si parla anche di questo problema, adesso capiscono che è un momento molto particolare e si rendano conto della gravità”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



Iva Zanicchi: “Come iniziai a cantare? Mio padre non lo sopportava e…”

Iva Zanicchi torna nel salotto di Silvia Toffanin e questo pomeriggio si racconterà davanti alle telecamere di “Verissimo” in concomitanza con quello che è un periodo particolarmente speciale della sua vita: la cantante e attrice, nonché per tanti anni conduttrice televisiva, originaria di Ligonchio, in Emilia-Romagna, infatti non solo nelle scorse settimane ha tagliato il simbolico traguardo delle 80 candeline ma ha dato di recente alle stampe un libro in cui, tra autobiografia e memoir, racconta una carriera lunghissima e aneddoti di cui pochi sanno. Per questo motivo la sua ospitata nell’oramai consueto appuntamento pomeridiano del sabato su Mediaset sarà anche l’occasione per la Zanicchi per parlare proprio del suo volume: edito per i tipi di Rizzoli, “Nata di buona luna” è sin dal titolo (una vera e propria dichiarazione programmatica) un concentrato di ricordi, confessioni e anche un modo per ripercorrere 80 anni di vicende vissute davanti alle telecamere e pure personali. “Non per essere presuntuosa ma credo che nel mio libro ci sia dentro anche la storia del nostro Paese, del dopoguerra, della rivalsa e di come abbiamo tribolato” ha detto la diretta interessata nel corso di una delle presentazioni del volume in cui, in un ideale viaggio, parte dall’Appennino tosco-emiliano che l’ha vista bambina fino ai successi in serie a Sanremo e poi la fama acquisita anche all’estero prima della carriera in tv.



IVA ZANICCHI, TRA IL LIBRO AUTOBIOGRAFICO E LA LITE CON MORGAN

E a proposito proprio di televisione, oramai Iva Zanicchi non è solo un volto noto delle reti Mediaset dove per anni ha condotto lo storico game show “La Ruota della Fortuna” ma è anche una apprezzata opinionista che si fa riconoscere soprattutto per le sue risposte a volte sopra le righe e la propria verve polemica. Senza mai peli sulla lingua era inevitabile che una recente ospitata dall’80enne artista a “Live – Non è la D’Urso” in compagnia di Morgan, uno dei personaggi del momento per via della querelle sanremese con Bugo, finisse in polemica con un piccolo scontro andato in scena davanti alle telecamere. Durante la puntata dello show condotto dalla Barbara Nazionale, la Zanicchi si è scagliata contro l’esibizione di Morgan e Bugo, stroncando il loro duetto dal punto di vista prettamente tecnico e senza entrare nei dettagli della loro lite: “La performance è stata penosa: Morgan era stonatissimo e ho pensato che se lui fa Sanremo è per mettersi in gioco però poi passa tutto in sordina”. Anzi, può darsi che le polemiche (come ha avuto modo di dire qualcuno) siano state montate ad arte per far dimenticare un pezzo non proprio fortissimo e una esibizione da dimenticare… Tuttavia a quel “era tutto preparato” Morgan ha replicato nel corso di un chiarimento tv in cui, pur senza alzare i toni, entrambi i protagonisti non hanno mancato di sferrare qualche colpo basso all’interlocutore

“COME HO COMINCIATO A CANTARE? SU UNA CASETTA SULL’ALBERO…”

Negli ultimi giorni, anche in relazione alla presentazione del suo nuovo libro e al ripercorrere la sua carriera ora che ha compiuto 80 anni, Iva Zanicchi è stata protagonista anche sulle frequenze di Rai Radio 1 nel corso del programma serale “Plot Machine” e in cui ha svelato un curioso aneddoto relativo alla sua infanzia e a come è nata la passione per la musica che di fatto l’ha portata poi alla notorietà. Intervistata da Vito Cioce, la cantante ha candidamente ammesso che il suo percorso artistico è cominciato… su una piccola casetta su di un albero: “Mio padre non amava particolarmente il canto e non ce la faceva più: così mi ha fatto una scaletta sul nostro albero e poi una casetta di legno: devo dire a che a me la cosa non spiaceva, anzi era un regalo bellissimo” ricorda la Zanicchi dato che finalmente poteva avere la possibilità di cantare a squarciagola. Ma quali sono state le prime canzoni? “All’epoca non sapevo cosa fosse il teatro, non avevamo la tv e la radio sarebbe arrivata dopo: però mia madre conosceva tutte le opere di Verdi e ricordo che, quando in primavera tornavano i pastori, ci portavano le loro canzoni in Maremma” spiega l’artista che restituisce ai due conduttori l’immagine di quella che, più che la classica casetta di legno da bambini, era un vero e proprio juke-box sull’albero.