C’è anche Iva Zanicchi, tra gli ospiti in collegamento della nuova puntata di Domenica in, il talk show della domenica pomeriggio di Rai1 condotto da Mara Venier, cara amica della cantante. Recentemente, la Zanicchi ha combattuto e sconfitto il coronavirus, manifestando in seguito la sua gratitudine nei confronti di infermieri e medici: “Non sono eroi, sono professionisti”, ha dichiarato Iva in un’intervista del 17 novembre a Repubblica, riferendosi nello specifico al personale dell’ospedale di Vimercate da cui è stata appena dimessa. Dopo quest’esperienza, la Zanicchi ha manifestato la volontà di donare il plasma, gesto subito accolto con favore dal presidente della Lombardia Attilio Fontana: “Ho chiamato Iva Zanicchi per ringraziarla delle belle parole espresse verso il personale sanitario dell’Ospedale di Vimercate dopo essere stata dimessa. Un grande saluto e grazie a Iva che ha già manifestato la volontà di donare il suo plasma iperimmune e grazie a tutti i nostri medici e infermieri in prima linea contro il Covid”.



Iva Zanicchi racconta la malattia

Sempre nelle dichiarazioni si legge che Iva Zanicchi ha affrontato il Covid nella maniera migliore, vale a dire non accusando alcuna complicazione, sebbene si porti ancora dietro qualche piccolo strascico della malattia: “Questo virus è una brutta bestia, mi sto riprendendo piano piano, non sono ancora in forma, ho avuto la polmonite bilaterale. Ci vorrà un po’ di tempo”. Il coronavirus l’ha lasciata spossata, ma il peggio è passato: “Ero piena di dolori alle anche e alle articolazioni, ma ho pensato: ‘Teniamo duro, passerà’. Poi invece il virus è cambiato, mi è venuto un po’ di affanno, è iniziata la bronchite. Mi sono misurata la febbre, avevo 37.6. Ho chiamato il medico, mi ha detto: ‘Comincia a prendere l’antibiotico’. Non sarei andata al pronto soccorso se non fosse stato per Alessandro delle Iene, che ha insistito: ‘Iva, guarda che se non se non respiri bene devi andare all’ospedale’”.



Iva Zanicchi: “Vorrei che i negazionisti vedessero…”

Quanto all’origine del contagio, invece, Iva Zanicchi racconta: “Secondo me è avvenuto a casa, come dicono gli esperti. Ce lo siamo attaccato in famiglia. C’erano i parenti, giravano i nipoti. Non c’è niente da fare, eravamo lì, tutti insieme. Ho passato nove giorni brutti. Sono stata nell’ospedale di Vimercate, che è nuovo, moderno, e vederlo fa bene al morale. Stanze con al massimo tre letti: io ero con mia sorella, siamo state ricoverate insieme. E ora anche mio fratello è lì, sta male. Io ho lottato, questo virus non ti molla. (…) Vorrei far vedere ai negazionisti cosa succede, la sofferenza nei reparti. Le persone col casco per respirare, le altre che sono gravi, messe a pancia sotto. È un’emergenza vera. Mia sorella è stata ore sulla brandina, ma i medici e gli infermieri la curavano. Non si sono mai fermati. Non bisogna mai abbassare la guardia: le mascherine vanno usate sempre. Se no facciamo del male a noi stessi e agli altri”.

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