Iva Zanicchi si è raccontata oggi a La Vita in Diretta. «Non dico la mia età, poi ho perso la memoria», ha scherzato la cantante. «Ho sempre amato la musica», ha poi aggiunto. E quando sono state trasmesse le immagini di lei con Raimondo Vianello ha spiegato: «Troppo facile parlare bene ora di lui. Mi ha trattato sempre male, ma mi ha aiutata a superare i miei complesso. Ero stupida: avevo un naso leggermente lungo, che si è accorciato con l’età. Ero magrissima, quindi si notava di più». Poi ha fatto i complimenti al conduttore Alberto Matano: «Prevedo un grande successo per te». A proposito della rivalità con Mina: «Non poteva esistere, perché lei era lei. Ha una voce molto duttile, poi aveva una specie di Sanremo ogni sabato sera. Come facevi a competere con lei? Avevo una voce che potevo ammazzarla, ma non c’era competizione con lei». Discorso diverso per Ornella Vanoni. «Mi diverte tantissimo. È un’attrice, ti fa emozionare. Può anche stonare, ma è forte perché trasmette quello che dice. Le voglio molto bene, è una donna molto sincera e una grande artista».
IVA ZANICCHI, DA MINA A ORNELLA VANONI E…
Iva Zanicchi ha parlato con simpatia a La Vita in Diretta del suo rapporto con Ornella Vanoni: «Quando ci incontriamo o ti bacia o ti schiaffeggia. Devi accettare tutto da lei». Invece su Milva: «Lei è la cantante italiana che ha avuto più successo nel mondo. Cantava tedesco come se fosse romagnolo». Divertente anche il siparietto sugli amori. Si dice che abbia avuto corteggiatori come Richard Burton. «Me ne hanno affibiati tanti, ma magari!», ha scherzato Iva Zanicchi. «Mi ha corteggiata, ma per scherzo. L’avesse fatto sul serio… Cominciò a mandarmi bigliettini in inglese. Io non capivo, allora li leggeva Walter Chiari. Mi invitò a Londra. Ci sarei anche andata, ma ero sposata da poco e avevo una bambina». Sulla scelta di entrare in politica: «Nessuno me l’ha chiesto, anzi Berlusconi era contrario. Ho fatto sei anni in Europa… E poi l’ho fatto per vendicare mio padre. Nel suo paese o si era comunisti o democristiani, ma lui era socialdemocratico. Quando si candidò prese solo un voto, il suo. Prese per il collo mia madre e le disse: “Manco tu mi hai votato”».