Iva Zanicchi è intervenuta in qualità di ospite ai microfoni di “Dedicato”, trasmissione di Rai Uno condotta da Serena Autieri e Gigi Marzullo, in occasione della puntata andata in onda sabato 23 aprile 2022. La cantante ha parlato innanzitutto delle sue origini: “Sono nata in una stalla, perché mia mamma era stata chiamata a prendersi cura di una mucca ed è successo che io dovessi venire alla luce lì. Mio padre, peraltro, voleva un figlio maschio: per i primi tre giorni non mi voleva guardare. Negli anni mi sono presa la mia rivincita. Io lo temevo un po’, ma in realtà era timido. Non era affettuoso, non ricordo neppure che mi abbia mai baciato. Mi ha chiesto un bacio solo in punto di morte”.



Alla sua terra, Ligonchio, Iva Zanicchi deve “quasi tutto. Quella è la mia casa, lì riconosco tutto: i sassi, i ruscelli, il bosco”. Inoltre, “io sono nata in tempo di guerra, ho vissuto la guerra e quando ne parlo mi guardano come se fossi un marziano. Avevo 5 anni quando i tedeschi ci misero al muro. Il conflitto di oggi in Ucraina? Mi fa schifo. Io ho fatto 10 spettacoli a Kiev, ho cantato anche a Odessa quando c’era ancora l’URSS. Credo sia una guerra fratricida e incomprensibile. Fa accapponare la pelle. Certamente c’è un Paese che ne ha aggredito un altro. Solo pochi giorni fa in Brianza ho incontrato una mamma di 18 anni, sposata, che ha il marito al fronte…”.



IVA ZANICCHI: “ANDAI A SANREMO CON MIA FIGLIA DI UN MESE”

Per la sua carriera, la vera fortuna è stato l’amore per il palcoscenico. Iva Zanicchi ha infatti rivelato che ogni anno c’era uno spettacolino nel suo paese, il cui regista era Ermanno Olmi. Lui era geniale, è stato il mio primo amore platonico. Mi sono innamorata del mondo dello spettacolo grazie a lui”.

Nel prosieguo del suo intervento a “Dedicato”, Zanicchi ha asserito: “I miei genitori dicevano che i miei per il canto erano solo voli pindarici, ma dentro avevo questa smania, questo fuoco. La maestra mi faceva cantare, il prete mi faceva cantare”. Visti i numeri, i dischi d’oro, i tre Sanremo vinti, aveva ragione lei, che ha cantato anche insieme a Claudio Villa: “All’inizio volevo fare il blues e il jazz, ma il mio discografico mi mandò a Sanremo con Villa con il singolo ‘Non pensare a me’. L’anno dopo mi chiamarono di nuovo al Festival e ci andai con mia figlia Michela nata da appena un mese”.