«Polisex è un atto di ingenuità. Io non sapevo come definire la sessualità fluida e più ampia e nella mia ingenuità l’ho chiamata polisex»: così Ivan Cattaneo nella lunga intervista rilasciata a Oggi è un altro giorno. L’artista è tornato sul periodo trascorso in un ospedale psichiatrico per la sua diversità: «Non c’erano dei modelli a fine anni Cinquanta. Ho detto a mia madre che volevo diventare una donna e mi ha portato dal medico. Da lì mi hanno portato in manicomio».

Ivan Cattaneo ha aggiunto: «La dottoressa mi chiese perché volevo diventare donna e non stilista o parrucchiera, era avanti (ride, ndr). Continuavano a darmi psicofarmaci e cose. Una volta mi hanno portato in una sala con elettrodi e mi hanno fatto male, non so cosa fosse ma era terribile». Un’esperienza terribile, ha evidenziato: «La prima volta che ho scoperto di avere dei desideri diversi, pensavo di essere l’unico al mondo. Il manicomio è stato allucinante. Il ricordo più brutto sono gli odori, odori di sudore e urina». (Aggiornamento di MB)

Ivan Cattaneo: “in ospedale psichiatrico perché gay”

Il cantante Ivan Cattaneo, che ha vissuto i suoi più grandi successi a cavallo tra gli anni ’70 e gli ’80, non ha mai nascosto la sua omosessualità. Nato a Bergamo nel 1953, Cattaneo ha vissuto la sua infanzia e la sua adolescenza in un periodo in cui i tabù sessuali erano ancora fortissimi. “A 13 anni mi ero innamorato di un ragazzo, ma all’epoca avevo letto sui giornali che questi omosessuali, definiti “mostri”, per innamorarsi e curare la loro imperfezione, dovevano diventare donne. Quindi, per avere questo ragazzo pensavo di dover diventare una donna, anche se non lo volevo, e sono andato a dirlo a mia mamma. Lei mi ha portato da un dottore e gli ha detto che ero omosessuale”, ha raccontato l’artista a Verissimo, dopo la sua partecipazione alla terza edizione del Grande Fratello Vip.

Ivan Cattaneo: dopo l’ospedale psichiatrico il seminario

Dopo essere stato visitato da un psicologo, Ivan Cattaneo è stato ricoverato in una clinica psichiatrica: “Purtroppo mia madre si è fidata di questo dottore e così mi hanno mandato in un ospedale psichiatrico, dove mi facevano dormire in continuazione e mi sedavano e basta”, ha raccontato il cantante nel salotto di Silvia Toffanin. Per uscire dall’ospedale Cattaneo ha finto di essere “guarito”: “A un certo punto, quindi, ho capito che dovevo difendermi dal mondo perché nessuno mi avrebbe mai aiutato e ho deciso di dire che ero guarito, che stavo benissimo e non ho più affrontato il problema”. Uscito dall’ospedale Ivan Cattaneo è stato mandato in seminario per non avere nessun contatto col mondo. Poi con 1968 e le rivoluzione sessuali è cambiato tutto: l’artista è diventato un’icona pop e gay.