Era il 1981 quando Ivan Cattaneo pubblicò ‘’Duemila60 Italian Graffiati’’, un album che racchiudeva le più celebri hit dell’era beat degli anni Sessanta. A distanza di quarant’anni ne ha parlato in occasione di una intervista con Rockol insieme a Franco Zanetti. ‘’Un’esperienza meravigliosa’’ l’ha definita Cattaneo, coadiuvata anche dalla prima trasmissione che si sarebbe occupata di videoclip, Mister Fantasy. Quel disco uscì prima dell’estate ed era un progetto che stava molto a cuore all’artista, anche se a tratti non gli assomigliava del tutto, nell’intervista ha detto scherzando: ‘’L’ho accettato perché sono un incosciente, come in qualsiasi cosa. Giravano voci che se avesse voluto Caterina Caselli mi avrebbe fatto cantare anche lo Zecchino d’Oro. Ma perché no?’’.



Ivan Cattaneo si è detto poi talmente presuntuoso della sua arte che è convinto di fare le montagne russe, di salire e scendere quando e come vuole durante la sua carriera. ‘’Il problema è la gente, se tu fai bene una cosa fanno fatica ad affezionarsi a tutt’altro genere, a dei testi completamente differenti’’, Duemila60 Italian Graffiati fu però un successo inaspettato per l’artista, lo ha portato ad un traguardo di 475.000 copie vendute. Canzoni quali ”Il Geghegè” di Rita Pavone, ”Nessuno mi può giudicare” della stessa Caselli, ”Ragazzo triste” di Patty Pravo sono rinate con questo lavoro. Un enorme successo ebbe anche la rivisitazione di ”Una zebra a pois”, storico pezzo di Mina. Ad oggi Cattaneo dice che lo rifarebbe, anche se alla domanda se è stato più un vantaggio o un danno per la sua carriera ha risposto la seconda.



Ivan Cattaneo, dagli anni Ottanta ad oggi

Dopo i suoi anni di popolarità nei primi Ottanta, comincia a diradare l’attività di musicista per dedicarsi prevalentemente alle arti figurative. Negli anni Duemila Ivan Cattaneo è presente in televisione soprattutto come concorrente dei reality, e nel 2019 pubblicò dopo otto anni di silenzio il suo ultimo singolo Iceberg. ‘’La massa oggi è abituata ad essere indirizzata su certe cose, ed è anche colpa della gente se viene detto che un artista non si rinnova’’, lui inoltre ricorda e cita il brano che scrisse per Albano, Abbaio alla Luna, che però non ha mai visto promuovere in televisione: ‘’Purtroppo siamo schiavi dei mezzi televisivi, e non possiamo fare altrimenti che continuare con quello che ha fatto successo’’.



Alla domanda se, con il senno di poi, sono stati utili i passaggi in tv con i suoi video, Ivan Cattaneo ha risposto che il programma di Mister Fantasy del 1982 aiutò moltissimo, anche per quanto riguarda il suo personaggio che non era conosciuto al grande pubblico. ‘’C’è un aneddoto meraviglioso – dice – ho registrato il disco e poi sono andato in vacanza in Sardegna. In spiaggia c’era questa radio che continuava a mettere le mie canzoni e io pensavo di essere amatissimo dai sardi. Quando sono tornato a Milano mi dissero che stavo vendendo da fare schifo’’, sorridendo Cattaneo ha ricordato così il momento in cui ha capito veramente che era diventato un fenomeno nazionale.