Tanti ospiti questa mattina al programma di Rai Uno, Storie Italiane, fra cui anche il grande ballerino Ivan Cottini, affetto da tempo da Sla. Ivan, parlando con Eleonora Daniele, ha spiegato di aver sofferto molto in questo periodo, costretto ad essere chiuso in casa, e di avere in programma un ultimo balletto all’Ariston, in occasione del Festival di Sanremo di marzo: “La pandemia ha composto grandi sacrifici e io dovrò farlo sulla danza – le parole di Ivan Cottini – ma mi sono posto un grande obiettivo che mi sta tenendo a galla, ed è quello di marzo di fare il mio ultimo ballo e dare il definitivo addio alla danza sul palco dell’Ariston; ci sono tante persone che mi stanno dando forza per arrivare a marzo, tante persone come te, Gigi D’Alessio e molti altri”.



Sto stringendo tantissimo i denti – ha proseguito Ivan Cottini – purtroppo il primo lockdown mi ha tenuto fermo a casa per quattro mesi, adesso in estate ho ripreso in maniera intensiva e forsennata, perchè volevo fare un ultimo ballo poi è tornato questo mini lockdown. Tanti mi dicono come farai a dire addio alla danza e alla fine io dico che sono fortunato, rinuncerò alla danza ma ho ancora possibilità di vivere, possibilità che altre persone non hanno”.



IVAN COTTINI FA COMMUOVERE RICCARDO FOGLI

In studio un Riccardo Fogli decisamente commosso: “Sarebbe bellissimo che Cottini danzasse all’Ariston, sarebbe una dimostrazione di forza e coraggio. Mi piacerebbe tantissimo portarlo ad un mio concerto, sarebbe un regalo grandissimo se ballasse mentre io canto qualcosa, magari si può scegliere un paio di pezzi…”. Riccardo Fogli ha parlato anche del vaccino anti-covid: “E’ rassicurante vedere il lavoro che c’è: abbiamo distanziamento, mascherine e vaccini, se prendiamo questo virus da tre fronti diversi, non dico quest’estate ci abbracceremo ma si vede la luce perchè se no diventiamo matti, ci esauriamo. Non ci dovrebbero essere dubbi sull’importanza di questo vaccino, qui ci giochiamo la vita dei nonni, della vecchia generazione, la serenità di abbracciare i nostri figli, il vaccino va fatto e tutte le industrie devono concentrarsi sul vaccino e su quelli che dovranno arrivare, saremo bombardati da virus di ogni tipo, variazione inglese, sudafricana… per tornare a vivere vacciniamoci di tutto quello che la scienza e il governo ci propone”. Fogli ha poi scherzato ricordando la nascita della sua ultima figlia di otto anni e mezzo: “Me lo ricordo come fosse ieri, otto anni e mezzo fa, la nostra ‘fagioletta’ stava per uscire, io ero lì, ho vissuto momento per momento, dolori e doloretti e ancora ne parliamo ed è uno degli argomenti che ci fanno piangere. Lei scalciava e io le cantavo, e mia moglie mi dice che avevo una voce tenera e lei si addormentava ma ora non si addormenta più, e mi dice che non sono più una bambina. Ho due femmine – scherza – tre con mia suocera e io non comando niente, vorrei fare una puntata su questo, vorrei solidarietà”.

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