Ivan Graziani è nato il 6 ottobre 1945 a Teramo da padre abruzzese e madre sarda di Alghero. Ancora diciottenne, viene scelto da Nino Dale per suonare la chitarra nel suo complesso Nino Dale and His Modernists, molto noto nella regione. Nel 1966 fonda il gruppo Ivan e i Saggi con Velio Gualazzi (padre di Raphael Gualazzi) e Walter Monacchi, successivamente cambiano il nome in Anonima Sound. Alla fine del 1979 Ivan Graziani gli Anima Sound per svolgere il servizio di leva obbligatorio, al termine del quale, nel 1972, intraprende la carriera solista. Nel 1977 esce il disco “I lupi” che contiene il singolo “Lugano addio” con cui si fa conoscere al grande pubblico.



È poi la volta di “Pigro” e “Agnese dolce Agnese” contenente “Agnese”. Il primo verso della canzone, “Se la mia chitarra piange dolcemente”, è un riferimento alla canzone dei Beatles “While My Guitar Gently Weeps“, scritta e cantata da George Harrison. Nel 1980 esce “Viaggi e intemperie”. Dei primi dischi era molto orgoglioso: “Poi cominciò a soffrire l’ingerenza dei discografici. Ogni volta era una guerra, e lui non obbediva. Non gliel’hanno mai perdonata. Nessuna casa discografica lo ha mai promosso granché e Ivan ha sempre fatto tutto da solo”, ha raccontato la moglie Anna a Il fatto quotidiano.



Ivan Graziani: la moglie Anna e i figli Filippo e Tommaso

Ivan Graziani ha trascorso tutta la sua vita con la moglie Anna Bischi, con cui ha avuto i due figli Filippo e Tommaso. Ivan e Anna si sono conquisti nel 1965 a Urbino: “Poi non è scappato più. E siamo stati insieme tutta la vita. A volte arrivo a sperare di scoprire oggi dei suoi tradimenti, giusto per sentire forse un po’ meno la sua mancanza. Macché. Per lui la famiglia era tutto”, ha raccontato la moglie a Il Fatto Quotidiano.

Tra i suoi amici più cari amici, Renato Zero e Antonello Venditti: “Renato era un amico vero. Fino alla fine. Ivan dormiva spesso a casa sua, dopo aver registrato a Fonopoli. Lo sento ancora spesso. Vale lo stesso per Antonello”, ha svelato la moglie. Malato di tumore al colon, Ivan Graziani è morto il 1º gennaio 1997, all’età di 51 anni, nella sua casa di Novafeltria, dove aveva chiesto di tornare dall’ospedale per le festività natalizie. La moglie Anna ha voluto seppellirlo con una delle sue chitarre: “Gli ho messo il suo cachemire preferito e gli ho lasciato la “chitarrina” che usava alla fine, era più leggera e gli faceva meno male. Aveva detto che sarebbe morto con la chitarra in mano: in un certo senso è successo”.