Ivan Scalfarotto invoca il dialogo sul ddl Zan per evitare che il testo venga definitivamente affossato. L’esponente di Italia Viva ha spiegato ai microfoni di Rainews24: «Il testo lo votiamo così com’è, ma siamo preoccupatissimi. Oggi (ieri, ndr) Zan ha detto che andiamo in aula incrociando le dita: io sono in Parlamento dal 2013 e non sono mai andato in aula incrociando le dita. Si portano le leggi in aula quando ci sono i numeri, soprattutto una legge così importante che sta sulla pelle delle persone, che parla di protezione di persone discriminate. Io sono molto perplesso».
Ivan Scalfarotto ha un giudizio positivo sul ddl Zan, ma non basta: «Io penso che il testo Zan sia buono, sia ben scritto, ma la cosa più importante è approvarlo. Già nel 2013 abbiamo approvato una legge alla Camera sull’omotransfobia che non è poi stata approvata dal Senato. Andare in aula con i voti segreti, senza il parere del governo, senza il relatore, con l’ostruzionismo, appellandosi soltanto alle dita incrociate si fa pensare che forse non la si voglia approvare questa legge».
IVAN SCALFAROTTO: “PD DIALOGHI CON LA LEGA”
Ivan Scalfarotto ha poi aggiunto: «Su questo tipo di leggi le sensibilità individuali sono spesso diverse, anche negli stessi partiti. Anche nel Pd c’erano delle posizioni diverse. Poi ci sono partiti in cui il dibattito avviene più alla luce del sole e partiti in cui si teme più la gerarchia. Io credo che sia più importante trovare un accordo che ci consenta di approvare la legge. Ovviamente deve essere un accordo che copra tutte le persone LGBT. La proposta di Ostellari ha il problema insormontabile che non coprirebbe le persone transgender». Ivan Scalfarotto ha chiesto al Pd di aprire al confronto con la Lega, elogiando il passo in avanti inaspettato del partito guidato da Salvini: «Ci siamo accorti che i voti non ci sono. Anche io ero per il “o la va, o la spacca”. Non davo nessun affidamento a un partito come la Lega, ma si è deciso di andare a chiamare il bluff, chiedendo una mediazione seria e devo dire che la proposta di Ostellari, seppur con un problema, è una proposta molto innovativa per le posizioni della Lega. La Lega cose del genere non le ha dette mai, sono sorpreso: vorrei che il Pd cogliesse questa sfida. Sediamoci e vediamo se si trova davvero un accordo. Dire subito “no, andiamo con le dita incrociate” significa entrare in un pantano: chi si oppone a un ddl ha molti strumenti per allungare il brodo. Calderoli presenterà milioni di emendamenti».