Ivan Vavassori dice basta. Il 29enne, ex portiere della Pro Patria, ha deciso di lasciare l’Ucraina, dove si era diretto per combattere come foreign fighter contro le truppe russe. Ad annunciarlo è stato il diretto interessato dopo la grande paura sulle sue condizioni: negli scorsi giorni, infatti, è sopravvissuto ad un attacco di Mosca a Mariupol ed era stato ricoverato in ospedale per febbre alta e alcune ferite riportate in battaglia.



“Sono stanco, per me basta così”, ha esordito in un post pubblicato su Instagram: “È ora di tornare a casa, non ho più la testa per andare avanti”. Ivan Vavassori ha inoltre pubblicato sui social network una foto che lo ritrae in aereo, già in viaggio per fare ritorno in Italia. Ricordiamo che, già all’inizio dell’invasione russa, il giovane aveva deciso di recarsi in Ucraina a sue spese per sostenere l’esercito di Kiev.



Ivan Vavassori, foreign fighter italiano torna a casa

Nato in Russia e adottato da una coppia piemontese – Pietro Vavassori e Alessandra Sgarella – Ivan Vavassori ha raccontato la sua avventura tra le truppe ucraine sui social network ed ha sempre ricevuto messaggi di supporto. Definito “comandante Rome” o “Aquila nera”, il 29enne ha motivato così la sua decisione di lasciare il Paese di Zelensky e fare ritorno in Italia: “Ho fatto del mio meglio per aiutare. Ho messo tempo e vita a disposizione del popolo ucraino, ma è ora di riprendermi la mia vita”. Ex calciatore di Serie C con un’esperienza anche in Bolivia, tra le fila del Real Santa Cruz, Ivan Vavassori ha concluso: “Torno dove sono felice e torno a portarmi dietro tutto ciò che è mio. Le cose sono cambiate molto da quando me ne sono andato, ma sono sicuro che con l’aiuto di Dio raggiungerò i miei obiettivi”.

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