Querelle a distanza fra Ivan Zazzaroni e suor Cristina. Il giudice di Ballando con le stelle non aveva preso bene l’assenza della donna di Chiesa il sabato di Pasqua, che aveva deciso di registrare il proprio balletto, non esibendosi per restare in convento a pregare. Dubbi anche sul fatto che suor Cristina si esibiva con altri tre ballerini e non in un ballo di coppia: «Quando ho visto che ballava con tre persone mi sembrava un musical – esordisce Zazza negli studi di Storie Italiane, su Rai Uno – una cosa del genere, non centrava nulla con la gara per me. Qualcuno ha voluto sottolineare la questione della suora ma per me il suo ruolo non centra nulla, per me la questione era la registrazione dell’esibizione. Avrei fatto lo stesso per altri protagonisti, la regola è la diretta, e nessun’altro in passato ha fatto cose simili». Suor Cristina, in collegamento, replica così: «Mi spiace che lui la pensi così, io vado avanti per la mia strada, mi dispiace non abbia colto la novità del ballo “di gruppo”, cercheremo di convincere i giudici». E più specificatamente sulla sua assenza: «Io dovevo restare dove stavo, la mia priorità sono i comandamenti non le regole di Ballando con le stelle».
IVAN ZAZZARONI E SUOR CRISTINA A STORIE ITALIANE
«Quando Milly mi ha invitato – ha proseguito suor Cristina – avevo avvisato che durante la settimana santa non ci sarei stata, avremmo potuto fare in altri modi ma ho accolto la decisione della redazione. Non ci sono rimasta male, ho preso il primo zero della mia vita – scherza – sono felicissima. Io non sono qui per fare polemica quindi ci terrei anche a troncare questa cosa, se mi accettate bene altrimenti sono pronta a prendere altri zero». Ma la polemica, invece di spegnersi, si fa ancora più incandescente: «Suor Cristina forse è nel posto sbagliato». Zazzaroni non è convinto dalle “limitazioni” a cui è sottoposta la stessa concorrente di Ballando le stelle: «Questa non è una gara di balli di gruppo, è una cosa diversa: mancano parametri di giudizio adeguati». Suor Cristina replica così: «Lui è chiamato a giudicare il ballo e io sto ballando».