A Storie Italiane, su Rai Uno, è stata ospite la nota cantante italiana Ivana Spagna. La 55enne veronese ha parlato della sua vita privata affrontando diversi argomenti. «Sono stati dei genitori d’oro – spiega la cantante vedendo le foto di mamma e papà in studio – li amo, li ho dentro nel cuore ancora, eravamo una famiglia povera, addirittura da non avere più niente da mangiare come ci è capitato una volta ad una vigilia di Natale, se non fosse stato per un mio zio non avremmo avuto nemmeno il pranzo di Natale. Ho sempre ringraziato Dio però perché tutto l’amore che potevano avere dei figli l’abbiamo avuto, e penso che sia l’amore l’eredità migliore che possono lasciare i genitori». La Spagna racconta anche la storia del suo naso: «Avevo un nasone, non mi piaceva, mi hanno regalato un apparecchio che tirava il naso, era come un’impalcatura e il giorno dopo sono andata a scuola che sembravo un mostro. Ad un certo punto i miei genitori hanno capito che questa cosa mi stava rovinando l’esistenza, e quindi a 16 anni hanno deciso di farmi fare l’operazione facendo dei debiti. Per risparmiare mi hanno fatto un’operazione in anestesia locale, alla fine stavo sentendo tutto il male, ma il giorno dopo ero felice perché non avevo più il mio naso».
IVANA SPAGNA A STORIE ITALIANE
Eleonora chiede alla Spagna se lo rifacesse: «Sì sì, assolutamente, perché dopo quell’operazione è iniziata una nuova vita, io mi chiudevo nel mio angolo, con gli occhialoni così nessuno mi vedeva». La cantante racconta anche un aneddoto su un motociclista: «Quando ero piccola, non avevamo soldi, ed eravamo rimasti senza benzina: ci aiutò un motociclista e mio padre gli disse “Quando mia figlia diventerà famosa ti darà un premio”. Magari potessi ritrovare quel motociclista…». L’ultimo argomento trattato è la questione “fantasmi”, come la stessa Spagna ha raccontato tempo fa in un libro scritto per raccontare i suoi numerosi avvistamenti extraterreni: «L’ho scritto per dare questo messaggio: quando ce ne andiamo via di qui andiamo da un’altra parte, in un’altra dimensione, il corpo muore ma non l’anima. Io vedo i fantasmi, non vedo il viso ma li vedo come sono vestiti. In un’occasione ho visto il fantasma di Giulio Ricordi, visto che abito nella sua casa: io sono sveglissima durante questi avvistamenti. Ho avuto numerosi sogni premonitori, in cui mi apparivano i miei cari che mi preannunciavano la morte di altri famigliari».