Ivana Spagna torna sul finale di “Live – Non è la D’Urso” per cantate il suo nuovo singolo “Nessuno è come te”, una canzone d’amore che segna il ritorno alla musica della cantautrice italiana. “A volte, sono gli amori impossibili che ti fanno scrivere canzoni. Appaiono all’improvviso, non hanno lunga vita ma ti segnano per sempre – racconta Ivana Spagna-. A volte la vita si trasforma in una strada buia e piena di ostacoli e la solitudine, come una lente magnificatrice, li ingrandisce tutti. Ma a volte basta anche solo un po’ d’amore per illuminarti ancora la via. Gli ostacoli sono ancora lì ma, con quel po’ di luce, ti fanno meno paura. Ti lasci prendere per mano dalla voglia di sognare… e riprendi a camminare”. Con queste parole Spagna ha raccontato il significate del brano che anticipa l’uscita, a distanza di 10 anni, del nuovo album di inediti dal titolo “1954”, anno di nascita dell’interprete. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Ivana Spagna: “Ho avuto contatti in sogno con i miei genitori”
Ivana Spagna è una delle ospiti di “Live – Non è la D’Urso” per parlare del tema dell’aldilà e dei suoi rapporti con i defunti. La cantante di “Gente come noi” racconta di aver visto delle presenze: “c’era una signora inginocchiata che scriveva, la signora l’ho vista, aveva dei pantaloni marroni e una maglia rosa. La sua immagina corrisponde a Giuditta Passa. Dopo passa un pò di tempo, la signora era inginocchiata da questo lato, ma stavolta me la sono trovata vicino al viso. Dopo anni ho cambiato lato del letto e nemmeno il tempo di mettermi a letto che vedo un uomo vestito di scuro con la barbetta; corrispondeva proprio alla casa di Giulio Ricordi”. La cantante, giustamente ci tiene a precisare, :” non voglio convincere nessuno di questo, oltretutto è quasi un anno, un anno pesante per cui sto prendendo delle pastiglie per dormire”. Spagna continua precisando: “no, non è un sogno, io queste persone le ho viste. Ho avuto contatti in sogno con i miei genitori che mi hanno detto delle cose che si sono avverate. Mio padre in sogno sorridente mi dice “vengono a trovarmi i miei amici, il primo della lista è Bergamin, dopo cinque giorni è mancato”. Oramai questa cosa fa un pochino parte della mia vita, mi spiace in questo ultime periodo di non vedere identità, di non fare sogni e di non essere in contatto con i miei”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Ivana Spagna, sogni e premonizioni: “Essere presi per matti. L’ho sempre temuto…”
Ivana Spagna non ha mai nascosto di avere delle visioni, di avvertire delle presenze e di vederle in diversi momenti della giornata. “Era il 19 agosto, in sogno vedo mia nonna con una bimba bellissima: carnagione chiara, capelli scuri, fiocco bianco e occhi azzurri, aveva una gobbetta sul naso”, racconta a La Vita in Diretta. Il giorno dopo, la Spagna incontra una coppia durante uno dei suoi concerti e scopre che i due genitori hanno perso una figlia piccola, a causa di una malattia grave, e che si è spenta ascoltando la sua “Come il cielo”. Guardando la foto della bambina, è stata in grado di collegarla alla figura vista nel sogno. Non si tratta sempre di momenti onirici, anche se è tramite i sogni che riesce a comunicare spesso con i suoi cari. “A volte i miei sogni sono viaggi astrali”, sottolinea ancora. Un racconto che fa anche nel suo libro Sarà capitato anche a te, pubblicato due anni fa e in cui ha raccolto le tante visioni non umane, le premonizioni. “Essere presi per matti. L’ho sempre temuto, ma mi sono fatta coraggio e ho deciso di iniziare a raccontare tutti i fatti strani che ho vissuto”, dice nella prefazione.
IVANA SPAGNA, LE PRIME PREMONIZIONI
Quando è avvenuto il primo contatto fra Ivana Spagna e l’aldilà? “Da due sogni che ho fatto una notte. La notte prima di fare una serata in questo locale. Ho sognato com’era questa struttura, con un palco altissimo e delle cassette piccolissime. Ho fatto un altro sogno. La macchina impennava e non riuscivo a tenerla. Paura”, dice a Domenica Live. La Spagna sogna quindi un incidente che verrà di lì a poco, subito dopo il concerto. Sente un forte rumore, “Come se ci fosse stata una buca enorme. Da lì la macchina ha iniziato a impennarsi, come in sogno. Si erano staccati i bulloni della ruota”. Da quel momento in poi però le premonizioni sarebbero aumentate, anche se a causa della paura vissuta, la cantante si è augurata inizialmente di non ripetere più quest’esperienza paranormale. Anche perché l’incidente raccontato non è l’unico, ma precede un altro avvenuto in circostanze molto simili.
IVANA SPAGNA: IL SOGNO DEL GUASTO ALLA MACCHINA
Oggi, domenica 13 ottobre 2019, Ivana Spagna sarà ospite di Live – Non è la d’Urso per ritornare sull’argomento. Ivana ha raccontato tempo fa a Pomeriggio 5, in modo più approfondito, cosa ha sognato il giorno del primo incidente e quanto accaduto subito dopo: “Vivevo a Milano. Mi sveglio a causa di un incubo, non riuscivo a tenere il volante della macchina. Sulla sinistra in alto vedevo due 6 rovesciati. Racconto il sogno, chiamo anche mio fratello. Ero quasi a Parma, il mio compagno d’allora mi chiama. Io ero sulla corsia di sorpasso e parlando al telefono mi sono spostata su quella più lenta. Come ho finito, mi si blocca lo sterzo. Avevo fuso il motore. La macchina è andata per fortuna sull’unica piazzola di emergenza”. Nel chiamare i soccorsi, la Spagna nota come punto di riferimento i due 6 rossi rovesciati visti in sogno, che in realtà erano parte del logo di un brand.
IVANA SPAGNA E QUEL GATTO PORTATO VIA
Non è stato comunque l’unico evento. Da piccola infatti sognava spesso persone defunte che conosceva in vita e in seguito ha avuto dei sogni premonitori anche sui due gatti: “Vedevo la gattina che mi veniva incontro miagolando. Pioveva”, dice ancora. Ivana sogna che il felino sta male, mentre si trova fuori casa per promuovere il suo singolo Call me. “Ero sulla curva e c’era un mostro che me l’ha portato via”, continua, “torno alla sera della domenica e tutto è come nel sogno. La gattina mi viene incontro miagolando. Ho preso la pila perché mancava il gattino”. Solo il giorno dopo scopre che il gatto bianco è stato investito con l’auto da uno sconosciuto.