Ivanka Trump dovrà testimoniare al processo del padre Donald Trump per frode civile presso il Tribunale di New York. Il giudice Arthur Engoron, come riportato dalla Cnn, ha rigettato una mozione presentata dai suoi avvocati per l’annullamento del mandato di comparizione, ma ha concesso che quest’ultima avvenga non prima di mercoledì prossimo in modo che i legali abbiano la possibilità di impugnare la sentenza.



La Corte d’Appello nei mesi scorsi aveva rimosso la figlia dell’ex presidente degli Stati Uniti dalla lista degli imputati del processo perché le accuse nei suoi confronti erano troppo vecchie, ma dovrà comunque essere presente come testimone. È stata rifiutata anche l’ipotesi di rilasciare delle dichiarazioni a distanza, direttamente dalla sua abitazione in Florida. “La vogliamo qui di persona. Solo lei avrebbe potuto dirci se è residente all’estero, ma adesso è troppo tardi per farlo ora”, ha chiarito il giudice Arthur Engoron. È stato dimostrato infatti che Ivanka Trump ha degli affari a New York e possiede proprietà nello Stato, per cui è sotto la giurisdizione del suo procuratore generale. La donna non potrà dunque sottrarsi a questa pratica.



Ivanka Trump dovrà testimoniare al processo del padre per frode civile: la replica dei legali

L’avvocato di Donald Trump e di Ivanka Trump, dopo la sentenza secondo cui quest’ultima dovrà testimoniare al processo del padre per frode civile, ha annunciato che si opporrà. “Il mandato di comparizione è l’ennesima molestia nei confronti dei figli del presidente. La vogliono in aula in modo che possa essere riempita di accuse da parte dei media e che si possa avere un’altra giornata circense”, ha affermato Chris Kise. A testimoniare ci saranno anche i fratelli Eric Trump e Donald Trump Jr., che sono co-imputati e non possono opporsi alla chiamata del giudice del Tribunale di New York Arthur Engoron.

Leggi anche

NUOVA COMMISSIONE UE/ Sapelli: Italia isolata, ecco i nuovi poteri e i loro obiettivi