Ivano Fossati è l’uomo con cui Mia Martini ha intrattenuto una relazione a lungo oggetto di quelli che oggi chiameremmo ‘gossip’ dei giornali. Entrambi famosi e all’apice delle loro carriere, i due instaurarono tra loro un doppio legame sentimentale e professionale. All’interno del docufilm Mia Martini, fammi sentire bella si fa più volte riferimento alla loro amicizia particolare, caratterizzata anche da diverse collaborazioni sul piano artistico. Dori Ghezzi racconta quella volta in cui lei volle fare una sorpresa a Mia, e la fece raggiungere all’interno di uno studio di registrazione anche da Ivano, da cui all’epoca si era già allontanata. Non appena lo vide, racconta Dori, Mimì s’illuminò. “Vi lascio immaginare la reazione che ebbe”, dice la Ghezzi. Anche durante le interviste, quando si faceva cenno a Fossati, Mia subito sorrideva e il tono generale del colloquio cambiava. Fu proprio a partire da quell’incontro, che i due – pur essendosi detti addio – ebbero modo di chiarirsi e ‘riconciliarsi’ definitivamente. (agg. di Rossella Pastore)



L’ANEDDOTO SULLA CANZONE

Ivano Fossati ha ricordato anche molti aspetti della sua vita al fianco di Mia Martini che per forza di cose si è intrecciata anche con avventure musicali e collaborazioni importanti. E fu Fossati in una recente intervista a rivelare che “E non finisce mica il cielo” fu proposta prima a Mina, per poi finire cantata dalla voce graffiante di Mimì: “Sì, forse all’inizio c’era stato un tentativo, seppur blando, di farla ascoltare a Mina, prima che Mimì se ne innamorasse. Il buon Galanti ci fece preparare un provino. Una cosa semplicissima, per piano e voce. Capimmo subito che era una canzone più adatta a Mimì. Mi ricordo che scomodai un bravissimo arrangiatore d’orchestra, Farinatti, che ormai non lavorava più per la discografia. Ricordo che inserì nelle partiture degli archi delle citazioni di carattere romantico, riconducibili al tardo Ottocento e ai primi del Novecento. Rimasi molto soddisfatto del risultato, perché la musica riusciva a caratterizzare bene l’atmosfera del brano, rendendo l’arrangiamento una sorta di unicum in una stagione musicale già dominata dalla musica elettronica.” (agg. di Fabio Belli)



IL RICORDO DI RAI 3

Questa sera Rai 3 dedica all’indimenticata Mia Martini la prima serata e con la messa in onda di “Fammi sentire bella”, il docufilm diretto da Giorgio Verdelli che raccontata la vita dell’artista calabrese attraverso interviste, frammenti video inediti e il racconto di Sonia Bergamasco a prendere per mano il telespettatore e a portarlo nel mondo di Mimì: ed inevitabilmente, a 25 anni dalla prematura scomparsa della sorella di Loredana Bertè, i riflettori questa sera si accenderanno anche su Ivano Fossati dato che il cantautore genovese, oggi 68enne, è stato protagonista di una lunga ma tormentata love story con la Martini e non va nemmeno dimenticato che in occasione della realizzazione della fiction “Io sono Mia” che aveva visto Serena Rossi nei panni della cantautrice proprio l’artista genovese aveva scelto di non partecipare, con disappunto degli autori, tanto che poi al suo posto nella sceneggiatura si fece ricorso alla figura inventata di tale Andrea che però era l’alter ego di Fossati che, come è noto, incrociò per la prima volta la strada di Mia sul finire degli Anni Settanta grazie a un incontro avvenuto per via dei comuni rapporti con l’etichetta discografica RCA.



IVANO FOSSATI, EX COMPAGNO DI MIA MARTINI: “ERA UNA MONOMANIACA DELLA MUSICA”

Come è noto, quello tra Ivano Fossati e Mia Martini fu un amore prorompente ma fatto anche di litigi e contrasti: il primo ha sempre ammesso di essere rimasto conquistato dall’entusiasmo di Mimì e soprattutto dal suo essere “una monomaniaca della musica” come pochi artisti tra quelli che il 68enne ha conosciuto nel corso della sua lunga carriera. Il loro incontro, fisico ma anche artistico, segnerà molto la Martini dal momento che saranno gioie e dolori, non senza episodi di gelosie stando almeno a quello che raccontava la diretta interessata. Infatti a suo dire Fossati era geloso degli altri musicisti e anche di lei come cantante, tanto che la costrinse a rompere il contratto con la sua casa discografica di allora: inoltre va ricordato che uno dei principali motivi di contrasto tra loro due fu l’opposizione di Fossati alla collaborazione tra Mia e Pino Daniele, circostanza che rappresentò una sorta di trauma per la Martini. Ad ogni modo oggi rimane ancora tanto non detto attorno a una relazione durata oltre dieci anni e che, una volta finita, ha lasciato segni indelebili sui due artisti che poi presero strade differenti.

“LA COSTRUZIONE DI UN AMORE” E I CONTRASTI DI COPPIA

Nel ricordo di Ivano Fossati, l’incontro tra “una Freccia del Sud e una Freccia del Nord” (copyright della stessa Mia Martini) fu all’inizio casuale ma si tramutò in una relazione rose e fuori: “Ci conoscemmo a casa sua, dopo l’incontro in sala di incisione” rievoca il cantautore che a proposito della prima impressione ribadisce di essere stato letteralmente rapito dalla forza dirompente della collega e dal fatto che per lei la musica fosse una delle vere ragioni di vita. Quella fase iniziale del loro amore fu un periodo oggettivamente di grande ispirazione per entrambi, a partire dalla prima collaborazione in un album di Mimì, “Per amarti”: tuttavia uno degli ‘episodi’ più felici è quello del bellissimo brano “La costruzione di un amore”, successo inaspettato per i due e che in qualche modo riflette le difficoltà e i contrasti di quella coppia. “Indubbiamente c’erano delle difficoltà e non mi meraviglia che lei abbia dato una lettura così personale di questa canzone” ha ricordato Fossati in una bella intervista, provando a spiegare l’osmosi avvenuta tra autore e interprete in quel caso. Peccato solo per un duetto mai realizzato: “Pensavamo di avere chissà quanto tempo dinanzi a noi e invece…” dice con amarezza il cantautore, che spiega come se fossero stati solo amici forse sarebbe stato possibile. “Lei era consapevole di essere una grande interprete, ma anche una donna di una intelligenza talmente viva, era anche così curiosa…”.