COME È MORTO IL GRANDE ATTORE E REGISTA IVANO MARESCOTTI

Ivano Marescotti è morto nella sua Ravenna questo pomeriggio: il grande attore e regista aveva 77 anni ma – spiega l’ANSA nel dare l’annuncio spiegando come è morto l’arista originario di Bagnacavallo – da tempo combatteva con una grave malattia. Negli ultimi giorni infatti Marescotti era stato ricoverato all’ospedale civile di Ravenna per il peggioramento improvviso delle sue condizioni: il grande attore lascia la moglie Erika, che aveva sposato un anno fa, e la figlia Iliade nata nel suo matrimonio precedente.



Da attore di teatro a caratterista, da spalla “comica” a grandi ruoli drammatici, con un ghigno che lo faceva essere al contempo un perfetto “cattivo” come un “burbero buono”: svariati i ruoli presi da Ivano Marescotti nel corso della sua lunga attività, anche se indimenticabile rimane il suo Dottor Randazzo in “Johhny Stecchino” di Benigni, o l’antagonista spassoso di Checco Zalone in “Cado dalle nubi”. Tra gli altri ha lavorato con registi del calibro di Ridley Scott, Anthony Minghella, Marco Risi, Daniele Luchetti, Carlo Mazzacurati e Gabriele Muccino, oltre a Benigni, Zalone e anche Aldo Giovanni e Giacomo (lo spettacolare capitano di polizia in “La leggenda di Al, John e Jack“).



IVANO MARESCOTTI È MORTO: LA CARRIERA E IL RITIRO NEL 2022

Da tutti ricordato come un attore e un regista meraviglioso nella grande professionalità e arte tecnica, la morte di Ivano Marescotti lascia un grande vuoto nel cinema nostrano: tra i primi a ricordarlo il regista Giulio Base che lo ha diretto nell’ultimo film recitato da Marescotti, “Bar Giuseppe”, «Che dolore: Ivano se n’è andato troppo presto. Mancherà tantissimo». Dopo una lunghissima carriera con più di 50 film e produzioni, lo scorso anno a febbraio 2022 aveva annunciato la decisione di ritirarsi dalle scene per dedicarsi esclusivamente al “Teatro Accademia Marescotti” a Ravenna. Già dagli anni Novanta Marescotti aveva iniziato una sua produzione teatrale ripercorrendo con “contaminazioni” tra romagnolo e italiano i grandi classici della letteratura (Dante, un patàca ispirato alla Divina Commedia o anche Ariosto-Bagnacavàl).



Poi appunto un anno fa il ritiro dalle scene spiegato così in un post sui social: «Seguendo l’esempio di Jack Nicholson, che a 73 anni s’è ritirato dalle scene (si deve pur avere un modello…) per godersi la vecchiaia, comunico che mi ritiro dalle scene e non faccio più l’attore. Ho iniziato questa carriera non tanto presto, avevo 40 anni». L’attore e regista sosteneva di aver fatto tutto quello che andava fatto e per questo, «vorrei dedicarmi a quelle cose che ho sempre trascurato. Ad esempio ho un’infinità di libri ancora da leggere, la mia passione più grande resta sempre il genere storico e sto studiando l’inglese. E poi non ho ricevuto la chiamata da Spielberg, quindi direi che dopo quattro anni di valutazioni, è giusto fermarsi». Nel 2004 Ivano Marescotti vinse il Nastro d’Argento per la straordinaria e commovente interpretazione nel cortometraggio “Assicurazione sulla vita” di Tommaso Cariboni e Augusto Modigliani. Schierato a sinistra, già candidato alle Europee con la lista Tsipras, nel 2018 annuncia il voto per il M5s salvo poi ritirare il proprio consenso dopo l’accordo di Governo con la Lega di Salvini (partito spesso criticato anche sui social, ndr).