J-Ax, ospite ai microfoni della trasmissione di Rai Due “Belve”, condotta da Francesca Fagnani, ha analizzato i suoi trascorsi difficili, fra i demoni delle dipendenze, il bullismo subito e i furti. Un aspetto, quest’ultimo, sul quale il cantante ha voluto subito fare chiarezza: “Nel mio libro l’ho scritto, era qualche furtarello, stiamo parlando di taccheggio alla Rinascente… Cosa ho rubato? Mah, tutto quello che non aveva l’antitaccheggio”. In gioventù, peraltro, il rapper ha subìto atti di bullismo: “Sono stati i miei veri traumi adolescenziali e infantili. Sono stato vittima di pestaggi, anche psicologici: mi dicevano ‘porti sfiga’ nel paesino di provincia dove vivevo. È successo dai 6 ai 14 anni, fino a quando non mi sono trasferito”.



Quando gli Articolo 31 si sciolsero, J-Ax visse il periodo più complicato della sua esistenza: “È stato un gradino, un burrone in cui sono caduto. Negavo questo a me stesso e utilizzavo tutte le cose che servono per negarlo, come andare ai party dove ancora ti fanno entrare perché sei qualcuno. Ma la cosa peggiore che ho fatto – e che fanno in tanti – è stato dire ‘la mia è roba così bella che il pubblico non la capisce, così scomoda che il sistema mi boicotta, è colpa dei poteri forti'”.



J-AX: “SONO ARRIVATO AL PUNTO DI PRENDERE IL COLTELLO, PERÒ NON MI SONO TRAFITTO”

A “Belve”, J-Ax ha proseguito rivelando di essere successivamente caduto nel tunnel dell’abuso di alcol e di droga, “perché l’alcol è la droga ponte verso la cocaina. Diciamolo chiaro, ciò che penso io l’ho sperimentato sulla mia pelle. Finché fumavo e basta, non mi è mai venuta voglia di prendere stupefacenti. Il grilletto era l’alcool, la pallottola la cocaina. È stata una dipendenza lunga”.

Una volta, questa condizione ha portato J-Ax a maturare pensieri di natura anti-conservativa: “Ma penso che fosse solo parte del down della sostanza che avevo assunto – ha chiarito –. Sono arrivato al punto di prendere il coltello, però non mi sono trafitto. Ho avuto un annetto di slow down per uscire dal tunnel, poi ci sono ricaduto una notte e da lì ho detto ‘basta’. Non so, qualcosa è cambiato dentro di me e non l’ho più fatto. La marijuana? Io non ho smesso con la marijuana, è la marijuana che ha smesso con me!”.